Dalla Calabria al Parco Verde di Caivano fino alle piazze di spaccio di Maddaloni, del centro storico e delle palazzine popolari, ma anche di Caserta, San Felice a Cancello e Santa Maria a Vico. E' questa la filiera della droga ricostruita dai carabinieri della compagnia maddalonese che hanno eseguito 14 ordinanze di custodia cautelare - 13 in carcere ed una ai domiciliari - nei confronti di altrettanti indagati accusati di far parte di un'associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di droga: cocaina, crack ed hashish in prevalenza. 

Mille cessioni di stupefacenti

Un'inchiesta lunga quella dei militari della compagnia maddalonese, avviata nel 2018 sotto il coordinamento della Dda di Napoli, nel corso della quale sono stati arrestati 11 pusher in flagranza di reato, segnalati 15 assuntori, sequestrati 12mila euro e diversi quantitativi di droga: cocaina (869 grammi), hashish (100 grammi), marijuana (1,200 grammi) e crack (361 grammi) per un totale di 2,530 kg. Sotto chiave anche una pistola semiautomatica calibro 6,35; 14 cartucce calibro 6,35 e 13 cartucce calibro 7,65. Dalle piazze di spaccio casertane si è riusciti a risalire alle fonti stroncando il traffico di droga e ad iscrivere nel registro degli indagati 43 persone nel complesso. Nel corso delle indagini sono stati documentate circa mille cessioni di stupefacenti. 

Il capo

Nella ricostruzione della filiera è emerso il ruolo di capo di Massimo Gallo, 46enne del Parco Verde, noto con l'appellativo di "chiattone". Sarebbe lui il principale indagato. Secondo gli inquirenti, Gallo avrebbe svolto il ruolo di mediatore con persone di altre regioni (su cui sono state avviate indagini) per l'approvvigionamento dello stupefacente. Poi la droga veniva immessa sul mercato casertano grazie a suoi 'pusher di fiducia', molti dei quali sono legati fra loro da vincoli di parentela. Gallo, inoltre, avrebbe anche fornito consigli su dove occultare la droga per evitare controlli delle forze dell'ordine: "Non tenetelo in casa ma sempre in posti che non sono riconducibili a voi", avrebbe detto. I militari, infatti, nel corso delle perquisizioni hanno rinvenuto droga anche in una lampada del sottoscala in una palazzina. La droga a Maddaloni veniva venduta sia nelle piazze del centro storico sia nei porticati dei complessi popolari.

Il noleggio auto coi soldi della droga

I soldi della droga sarebbero stati poi reinvestiti da parte di Gallo in un'attività apparentemente lecita: una società per il noleggio e la vendita di auto. In prevalenza si trattava di utilitarie ma il parco-auto nella sua disponibilità poteva contare anche su vetture di lusso. Nel corso delle indagini la società è stata chiusa ed alcune auto sono state vendute ad acquirenti, prevalentemente residenti al Nord Italia, estranei ai fatti. Stamattina, i carabinieri hanno bussato anche a casa loro per sequestrare 8 veicoli.

Sequestrati 35mila euro in contanti

Nel corso dell'operazione, infine, i carabinieri hanno rinvenuto nella disponibilità di uno degli indagati - residente a Secondigliano - la somma di 35800 euro. I contanti erano occultati all'interno di un cassetto dell'armadio in camera da letto. 

Gli arrestati

In carcere - su ordine del gip Luca Battinieri - sono finiti Massimo Gallo; Pasqualina Cepparulo, 40enne di Caivano; Vincenzo Di Paola, 41enne di Caivano; Antonio Casalino, 65enne di Napoli; Antonio Cesarano, 34enne di Napoli; Carmine Cesarano, 34enne di Napoli; Mario Cipolla, 38enne di Caivano; Eduardo Cipolla, 34enne di Caivano; Rosario Mandato, 28enne di Maddaloni; Michele Di Caprio, 40enne di Maddaloni; Giuseppe Dogali, 36enne di Maddaloni; Antonio Gautieri, 49enne di Napoli; Ciro Gallo, 41 anni di Caivano e già detenuto. Ai domiciliari, invece, Maria Antonietta Ravanni, 36enne di Maddaloni. Tra i difensori impegnati figurano gli avvocati Nicola Russo, Angelo Raucci, Danilo Di Cecco ed Enzo Domenico Spina.

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