Un giro d'affari milionario grazie al contrabbando di sigarette provenienti dall'Est Europa. E' quanto scoperto dal comando provinciale della guardia di finanza di Napoli che in mattinata ha dato esecuzione, tra le province di Caserta, Napoli, Firenze e Ravenna, a 13 misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati, inidiziati di associazione per delinquere. A far scattare la maxi indagine è stata la riscontrata sproporzione tra i redditi regolarmente percepiti e dichiarati ed il reale tenore di vita dei soggetti indagati. 

Sono quattro le persone finite agli arresti domiciliari e 9 gli obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria; a questi si aggiungono altre 6 persone nei cui confronti è stato notificato l'avviso della conclusione delle indagini. Gli indagati risultano a vario titolo responsabili dell'introduzione, vendita, trasporto, acquisto e detenzione sul territorio campano di tabacchi lavorati esteri.

Le attività investigative, anche di natura tecnica, sono state condotte dai finanzieri della Compagnia di Pozzuoli, guidati dal capitano Francesco Giannotta, e hanno permesso di documentare l’esistenza di 5 strutture criminali (operanti nel napoletano) a capo del business milionario delle ‘bionde di contrabbando’. Nell'ambito di tale indagine sono stati denunciati anche 40 responsabili e sequestrati circa 5 tonnellate di tabacchi lavorati esteri, 12 autoveicoli e 13 tra box e garages.

Nel corso delle indagini, durate oltre 2 anni, è emerso che la mega organizzazione criminale reinvestiva tutti i proventi illeciti nell'acquisto o nell'apertura di società. Nel giro è finita anche una società di Mondragone, la Redi Srl, che le Fiamme Gialle, all'esito di accertamenti economico-patrimoniali, hanno provveduto a sequestrare. Il proprietario, Antonio Iacobucci (36enne), è tra i 13 soggetti destinatari di misura cautelare.

Sequestrate 5 tonnellate di sigarette di contrabbando