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Dal procacciatore di voti alle tangenti degli imprenditori: ecco chi sono i 4 casertani coinvolti nell'indagine sui Cesaro | VIDEO

Nell’inchiesta “Artemio” che ha visto finire agli arresti i tre fratelli Aniello, Antimo e Raffaele Cesaro, risulta indagato anche il senatore di Forza Italia Luigi, leader del partito di Berlusconi in Campania. Per lui il gip del tribunale di Napoli Maria Luisa Miranda ha avanzato la richiesta a Palazzo Madama per l’utilizzazione delle intercettazioni “casualmente registrate” ritenute “necessarie ed indispensabili”, come sottolinea il giro nella richiesta, “per poter compiere qualsivoglia decisione a suo carico.

Quattro casertani finiti in manette

L’indagine dei carabinieri del Ros sugli affari della criminalità organizzata a Sant’Antimo ha portato all’arresto anche di 4 persone della provincia di Caserta: in carcere sono finiti Michele Battista, 76 anni di Trentola Ducenta; Claudio Valentino, 64 anni di Casagiove; Luigi Schiavone, 56 anni di Casal di Principe; mentre sono stati disposti i domiciliari per Gaetano Golino, 35 anni di Caserta.

A casa dell’ingegnere trovati 40mila euro in contanti

Claudio Valentino è indagato perché, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, favoriva gli investimenti speculativi nel settore edile/immobiliare rilasciando, in cambio di dazioni di denaro, concessioni edilizie ed altre autorizzazioni agli affiliati al clan Puca, anche per tipologie di fabbricati non corrispondenti a quelli realmente edificati. Inoltre avrebbe agevolato il rilascio di concessioni, permessi ed autorizzazioni di pratiche edilizie giacenti presso il settore Urbanistica ed edilizia privata del Comune di Sant'Antimo mediante il pagamento da parte dei richiedenti i titoli autorizzativi di somme di denaro concordate. Ma non solo. Perché secondo la Procura avrebbe favorito, in cambio di denaro, l’assegnazione di pubblici appalti banditi dal Comune di Sant'Antimo verso imprese controllate dal clan Puca. Nella sua abitazione, nel corso della perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti circa 40mila euro in contanti.

50 euro per il voto alle elezioni amministrative

L’altro casertano Gaetano Golino è indagato, invece, per essere stato colui che, insieme ad altre due persone, avrebbe avuto il compito di acquistare voti dagli elettori, ad ognuno dei quali veniva corrisposta la somma di 50 euro per ogni voto fornito in occasione del primo turno elettorale (11.6.2017) e 25 euro in occasione del secondo turno (ballottaggio del 25.6.2017).

La tangente da 100mila euro sull’appalto del Comune 

Luigi Schiavone e Marcello Battista, invece, secondo gli inquirenti, che hanno chiesto ed ottenuto per loro la misura cautelare in carcere, avrebbero pagato a Valentino la somma di 40mila euro, quale parte dell’intera tangente ammontante a l00mila euro, materialmente consegnata da Di Lorenzo e Petito, frutto dell'accordo illecito pattuito che prevedeva l'assegnazione dei lavori relativi ad uno tra gli edifici ad una tra le due imprese CO.GE. APPALTI S.r.l. o GIOMA S.r.l., gestite di fatto la prima da Luigi Schiavone e Domenico Concilio, la seconda da Luigi Abbate e da Salvatore Musella, per conto dei quali Pietro Ciccarelli e Michele Battista si accordavano con Francesco Di Lorenzo e Antimo Petito.

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