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Sigarette prodotte senza alcun controllo: così è stato scoperto un giro d’affari da 6 milioni di euro | VIDEO

Le ordinanze hanno coinvolto anche alcuni indagati residenti tra Aversa e Casapulla

Avevano messo in piedi un’organizzazione imponente, che ha coinvolto almeno una settantina di persone finite nei radar della Guardia di Finanza nell’arco dei due anni di indagine, che aveva un business fiorente, da circa 6 milioni di euro. Sono alcuni dettagli emersi dall’inchiesta che ha portato le fiamme gialle di Caserta ad arrestare 12 persone operative nell’organizzazione criminale dedita all’arrivo, tra le province di Caserta e Napoli, delle sigarette di contrabbando. Che venivano acquistate in Ucraina, Polonia ed Ungheria a prezzi stracciati (20 euro a stecca contro gli oltre 50 del circuito legale italiano) per poi essere vendute sulle bancarelle (soprattutto nell’hinterland napoletano). Il prezzo di vendita mutava a seconda della “merce”: c’erano, infatti, le stecche rubate ma originali e quelle che, invece, erano prodotti senza alcun controllo e che avevano marchi contraffatti. In quest’ultimo caso, il prezzo poteva scendere, ma, parallelamente, aumentano i rischi per la salute. Le ordinanze hanno coinvolto anche alcuni indagati residenti tra Aversa e Casapulla che erano utilizzati sia come “mediatori” delle trattative coi Paesi dell’Est Europa sia come organizzatori dei trasporti. Le sigarette di contrabbando venivano nascoste in capannoni (anche sotto terra) per poi essere smerciate soprattutto in Campania.

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