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Volley Aversa, il presidente Di Meo nel post-Ottaviano: “Ancora al freddo, l’amministrazione ha fallito in tutto”

Il patron ha rivelata rabbia e delusione per il PalaJacazzi di nuovo al freddo

Da un post di Facebook pubblicato nel pomeriggio di mercoledì 19 gennaio si era già colta sufficientemente la rabbia del presidente Sergio Di Meo. La sua Wow Green House Aversa, prima attualmente nel girone Blu della serie A3 di volley, è costantemente al freddo al PalaJacazzi.

Di Meo: "Ancora condensa al palazzetto, è una vergogna"

Non solo: proprio mercoledì 19 la società si è dovuta attrezzare per coprire il taraflex con gli striscioni degli sponsor ed evitare così un ulteriore rinvio del match con Falù Ottaviano, non disputata lo scorso 26 dicembre 2021 proprio per la troppa condensa che rendeva il terreno scivoloso. Mercoledì sera ha fatto freddo, i giocatori hanno pulito spesso le scarpe ma si è giocato con una bella vittoria per 3-0.

“Non volevo parlarne ma lo faccio ancora una volta perché devo dare dignità ai miei giocatori, devo tutelare loro. Abbiamo ancora sofferto tanto il freddo, abbiamo di nuovo palesato la difficoltà di giocare in un palazzetto così. Ma non possiamo aspettarci nulla da un’amministrazione così, che ha fallito sotto tutti i punti di vista per quanto riguarda il palazzetto”.

Il presidente ha parlato anche delle conseguenze negative: “Stamattina (mercoledì 19 ndr) sono arrivate due mail da parte di procuratori che mi hanno addolorato perché hanno chiesto lumi sul palazzetto. Ho passato giorni a chiedere informazioni, l’unico latitante è stato il sindaco, - ha continuato riferendosi al primo cittadino Alfonso Golia - la sta mettendo sul personale, ma un sindaco che fa così con una realtà che sta dando lustro alla città non ha lungimiranza politica o forse pensa che io voglia fare politica ma lungi da me”.

Il dato di fatto è che al PalaJacazzi fa freddo: “Io ho solo una grande tristezza dentro: i ragazzi mi chiedono un luogo idoneo dove fare allenamento. Ci avevano promesso il riscaldamento con allaccio del contatore, domenica scorsa c’era una pompa di calore. Stamattina pensavamo, come ci avevano detto, che avremmo avuto quattro stufe, pompe di calore e funghi, ma il dirigente del settore ha comunicato di non aver trovato le risorse e alle 16 abbiamo così scelto di usare i cartelloni”. E ha chiuso: “Prometto a me stesso che mai più parlerò del palazzetto, le sfide si fanno per vincerle, non perderle”.

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