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Giovedì, 18 Aprile 2024
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"Il calcio è morto", la rabbia dei tifosi della Casertana

La delusione dei supporters rossoblu per il derby a porte chiuse con la Juve Stabia

Casertana- Juve Stabia si giocherà a porte chiuse. L’ufficialità arriva dal comunicato pubblicato sul sito del club di Corso Trieste. “La Casertana FC comunica - si legge nella nota - che in seguito all’ennesimo sopralluogo effettuato in mattinata allo stadio ‘Pinto’, la Questura di Caserta ha disposto la disputa gara Casertana-Juve Stabia, in programma domenica 3 marzo alle 18,30, in totale assenza di pubblico. Non è stata, infatti, ripristinata la totale l’agibilità dello stadio ‘Pinto’, nonostante in queste ore la Casertana FC abbia posto in essere in tempi record gli ulteriori accorgimenti richiesti dalla Commissione di Vigilanza dopo il sopralluogo effettuato nella giornata di giovedì 28 febbraio”. 

L’incubo di ciascun tifoso casertano è divenuto purtroppo realtà. C’è chi in queste ultime ore sperava in un dietrofront della Questura, chi, invece, chiedeva di far accedere tutti nella tribuna o magari nella curva nord. Nulla di tutto ciò avverrà domani. Impazzano, in queste ore, i commenti dei tifosi rossoblù e di tutti quelli che seguono uno sport tanto amato come il calcio. Tra questi, un tifosissimo della Casertana, il giovane Antonio: “Sicuramente il calcio casertano è morto, bisognerebbe che le Istituzioni ponessero un po’ più di attenzione su queste vicende”. 

E lui, come del resto l’intera tifoseria, non vedeva l’ora di sostenere i falchetti, di trascorrere una domenica condita dalla passione per il tifo per la squadra della propria città. Aspettava con entusiasmo e con gioia la gara di domani, visto e considerato che la Casertana non scende al Pinto dallo scorso 3 febbraio e quella di domani non solo sarà il rientro dei falchetti sul terreno di casa ma anche un derby importante contro la prima della classe. Proprio dai tifosi della Juve Stabia, sui social, arriva piena solidarietà alla società e ai tifosi rossoblù, esempio lampante di come il calcio delle volte possa “unire”, a prescindere dalla fede e dai colori. 

La delusione, quindi, l’amarezza e lo sconforto di tifosi e sportivi fanno da cornice a quella che sembra essere diventata ormai una brutta realtà.

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