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Coppa italia di rugby femminile, il Clan sammaritano si piazza al quarto posto

Splendida iniziativa a Santa Maria Capua Vetere

Un calzettone rosso, un drop, un paio di scarpette per giocare a rugby, tante ragazze sotto una tempesta d’acqua, per promuovere la cultura della parità. Poi quando anche il presidente della FIR Calicchio arriva con la calza rossa ben in vista ed il patron del Clan Peppe Casino si tinge dei baffi rossi e da Roma arrivano dei rappresentati delle FFOO, appositamente per l’evento, allora puoi incominciare a pensare che qualcosa sta cambiando, lo fanno i giovani, soprattutto quelli che vengono trascinati e affiliati ad uno sport, ad un club, perché è su questi campi che si vince la battaglia. E’ lo sport ma in modo particolare il rugby che ti spinge al rispetto dell’ avversario e al sostegno del compagno di squadra. E’ con lo sport che impariamo a capire come rafforzare la propria autostima e come controllare, dominare la propria forza.

 Rugby Coppa Italia Femminile, le Blue Roses del Clan si piazzano al quarto posto, le Beneventane sul podio più alto. Questo il risultato della terza tappa che si è discussa domenica scorsa presso lo stadio del Rugby “Francesco Casino” di Santa Maria Capua Vetere. Sul rettangolo da gioco erano presenti tutte le compagini del rugby femminile campano, scese in campo con un calzino rosso a sottolineare l’evento per celebrare una giornata tutta al femminile, contro la violenza sulle donne: No alla Violenza, si al Con-tatto. Ed il contatto è stato inevitabile, perché le nostre atlete più che giocare, sembravano nuotare. Giornata più felice però non poteva esserci e l’acqua che giù è scesa a valanga, è arrivata come pioggia consolatrice per le donne che mettono passione nell’ affermare il proprio genere attraverso uno sport che per antonomasia appare ancora solo maschile. Dunque per l’evento No Alla Violenza, si al Con-tatto,  in campo il Rugby Clan Femminile in formazione con la Benevento, che di forza è arrivata prima; la Zona Orientale Salerno (secondo posto); l’Amatori ( terzo posto); Blue Roses Clan (quanto posto); Barbarians (quinto posto); l’Arechi ( sesto posto); l’Afragola (settimo posto).

Buona la prestazione del Clan, nonostante i problemi per una panchina molto risicata, per infortuni e per dolce attesa di una atleta. Migliorato il gioco in attacco, le Blue Roses inoltre si sono difese fino all’ultimo con una nuova capacità di interpretare il gioco. Per le Blue Roses hanno giocato Miriam Fusco, un esempio dell’identikit di giocatrice che sa dare vita e colore alla squadra; Monica Simonetti, Rossella Asquitti; Alla Turkhan; Federica Russo; Chiara Rullo ed Alessia Grillo. Tutte le atlete a fine gara hanno ricevuto un box con maglietta dell’evento consegnata loro dal presidente della FIR Peppe Calicchio anch’egli con un calzettone rosso. Sul campo, some supporto e festeggiare insieme alle ragazze nel terzo tempo, anche due rappresentati di rilievo delle Fiamme Oro: Katia Pacello, psicologa e Massimiliano Bizzozero, ex rugbysta ora allenatore e referente del gruppo FFOO. Sia Pacello che Bizzozero sono impegnati nel progetto La valigia del salvataggio, contro la cultura dell’indifferenza, per aiutare le donne in fuga dalla violenza. I due rappresentati a fine partita, durante il terzo tempo, parlando con le atlete hanno evidenziato che la lotta alla violenza è un impegno civile, una lotta alla quale non basta solo partecipare ma agire soprattutto con l’educazione e lo sport, in questo caso il rugby, che diventa veicolo di contatto per avvicinarci al diverso da sé. In settimana sono ripresi gli allenamenti per tutte le categorie dalla Seniores alle giovanili al minirugby. Sabato si ritorna a giocare con la juniores, sui vari campi

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