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Sport Cellole

Sfoga la rabbia per la sconfitta sfondando la porta dello spogliatoio

Multata la società che dovrà anche risarcire la squadra che gestisce la struttura

La rabbia per la sconfitta e la frustrazione di dover per forza sfogare contro qualcuno o qualcosa. E a finirci nel 'mirino' di un calciatore del Cellole è stata la porta dello spogliatoio dello stadio di Sessa Aurunca, gestito dalla società di San Castrese, militante nel campionato di terza categoria laziale. Stiamo parlando del campionato di Promozione e della sfida tra Cellole e Acerrana. Vincono gli ospiti una partita molto tirata e a fine gara, come rivelato dal direttore di gara, prima "sostenitori del Cellole lanciavano vari oggetti in direzione della tifoseria avversaria" e poi la rabbia si è spostata all'interno dello spogliatoio dove un "proprio tesserato a fine gara, nel rientrare nello spogliatoio, con un forte calcio distruggeva la parte inferiore della porta di accesso allo spogliatoio e poiché tale condotta ha arrecato un danno alla società San Castrese, militante nella terza categoria laziale, quale società ospitante l'evento, sussiste altresì l'obbligo di risarcire il danno ove quantificato e richiesto". 

A pagare sarà la società del Cellole che dovrà versare nelle casse della Federazione 200 euro di multa e soprattutto dovrà risarcire la porta dello spogliatoio, alla società che ha (inoltre) ospitato la squadra cellolese che oggi è senza campo di gioco dopo l'ordinanza dell'amministrazione comunale. 

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