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Sabato, 20 Aprile 2024
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La Juvecaserta crolla a Nardò. Servirà gara-3 per il pass alle semifinali

Bianconeri costretti ad inseguire per tutta la gara. I pugliesi superano i 30 punti di vantaggio ma temono per Bonfiglio uscito infortunato sul finire di partita

Servirà gara-3 per decidere chi tra la Decò Caserta e la Frata Nardò accederà alle semifinali del tabellone D dei play-off di Serie B (sfidando Reggio Calabria, che intanto ha liquidato Pescara 2-0). Dopo la vittoria dei bianconeri in gara-1, in Puglia i granata hanno fatto valere il fattore campo, con una prestazione monstre che ha permesso di guidare le danze dalla sirena iniziale a quella finale (con un massimo vantaggio di 36 punti raggiunto a 3' dalla sirena finale), grazie ad un gioco a tratti bellissimo che ha tenuto Caserta sempre a debita distanza. Il tabellone finale dice 90-58, che racconta a pieno quella che è stata la gara in terra pugliese. 

LA GARA. In un catino infernale Nardò fa capire subito che sarà una partita difficile per i bianconeri: schiacciata di Razzi e due bombe di Bonfiglio per il benvenuto in Puglia. Caserta, invece, si affida ai lunghi Ranuzzi e Dip per mettere punti a referto. I padroni di casa, però, vogliono mettere pressione ai bianconeri e con un altro parziale di 5-0 firmato Razzi-Zampolli raggiungono il massimo vantaggio al 4’ (15-6) costringendo coach Oldoini a chiamare subito time-out. Il ‘pit-stop’ però non basta ai viaggianti per trovare la quadratura del cerchio (soprattutto in difesa) e Nardò vola sul +18. Ad interrompere l’incantesimo serve il miglior Hassan: il numero 17 bianconero si carica sulle spalle la squadra con 7 punti consecutivi, mentre l’ingresso di Pasqualin rende più rognosa la difesa bianconera, rallentando la regia pugliese che paga in termini di precisione al rito. Ed a fine primo quarto qualche, seppur piccolo, risultato si vede (24-13).

Hassan è un fattore anche ad inizio secondo quarto e Nardò per fermarlo deve utilizzare le maniere forti (2 falli in 25’’). Petrucci, più libero da marcature, ne approfitta per portare Caserta sotto la doppia cifra di svantaggio. I padroni di casa provano a forzare dalla distanza ma continuano a litigare col ferro e coach Oldoini si gioca anche la zona 2-3 che manda in tilt Nardò. A riportare definitivamente in partita gli ospiti è Pasqualin con la tripla del 24-20 al 12’ (con un parziale monstre di 0-14 a cavallo tra i due quarti). A chiudere l’emorragia di punti per Nardò ci pensa Bjelic con una grandissima giocata col piede perno sulla linea di fondo che ridà fiato ai propri supporters. Qualche fischio arbitrale contestato (dai padroni di casa) e la fatica della rimonta (degli ospiti) rendono brutta la fase centrale del quarto, con tante forzature e ferri neanche sfiorati. Nel caos degli attacchi, si fanno spazio Sergio e Bjelic che si sfidano a suon di triple. La gara resta in sostanziale equilibrio, ma appena Nardò ritrova i ritmi alti riesce il nuovo allungo per il 37-27 della pausa lunga.

Il tifo dell’Onda granata torna a farsi sentire forte ad inizio ripresa e Nardò ritrova la 'garra' dei primi minuti, firmando un parziale di 10-5 sull’asse Visentin-Razzi. Coach Oldoini si sbraccia in panchina, ma i suoi continuano ad intestardirsi con azioni personali che si scontrano contro il muro eretto dai padroni di casa nell’area piccola (3 stoppate subite in 3’). Nardò vola di nuovo sul +18 con Zampolli, ma Petrucci prova a dare la sveglia alla Juvecaserta con una bomba da casa sua (52-37 al 26’). Caserta, però, non trova il bandolo della matassa ed i padroni di casa ne approfittano per allungare sul nuovo massimo vantaggio col 12esimo punto personale di Visentin e la freddezza ai liberi di Zampolli (+22). La palla persa sull’azione successiva di Petrucci sembra essere l’emblema della serata per i viaggianti, completamente in bambola ed incapaci di trovare le contromisure sia in attacco che in difesa. Nardò continua a trovare praterie nell’area bianconera ed all’ultimo ‘stop&go’ il tabellone sembra aver già segnato il destino di gara-2 (70-46).

Caserta sogna di rientrare in partita, ma Drigo e Bjelic chiudono la pratica dopo appena 2’ dell’ultimo quarto. Nardò vola sul +30 ed i titoli di coda iniziano a scorrere su una gara impalpabile per i bianconeri, che hanno ceduto di schianto, soprattutto dal punto di vista mentale. Ed è proprio su questo che dovrà lavorare coach Oldoini in vista di gara-3 in programma domenica al Palamaggiò dove i bianconeri dovranno far valere il fattore campo per evitare una clamorosa eliminazione ai quarti di finale. Sul fronte opposto, invece, coach Quarta dovrà contenere la gioia per una vittoria inattesa (nel risultato) e, soprattuto, cercare di capire le condizioni di Bonfiglio uscito per infortunio dopo 34’ di gara, portato a spalla per un problema alla caviglia.

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