Pallamano, la Gam Engineering Aversa stravince il recupero e si porta in vetta al campionato
I ragazzi di Di Donna battono il Flavioni Civitavecchia con un punteggio finale di 30 a 19
La Gam Engineering Aversa, recupera la prima partita di campionato, per cui il Flavioni Civitavecchia a suo tempo fece rimandare per una positività in squadra, e vince con un punteggio finale di 30 a 19.
Il risultato, però, racconta poco del primo tempo in cui le squadre si sono affrontate a viso aperto e senza timori reverenziali con un sostanziale equilibrio anche se c'è da dire che i padroni di casa non si sono mai fatti sopravanzare dagli avversari. Primo tempo, dicevamo, equilibrato ma anche nervoso e a sprazzi. Giocate fulminee di contropiedi e seconde fasi che in due minuti realizzavano alcune reti e momenti di stanca in cui la palla sembrava danzare da una parte all'altra senza meta, complici anche numerosi errori molto banali. I portieri sono stati i protagonisti in questa partita sia da una parte che dall'altra.
La prima parte della gara vede come miglior realizzatore Onofrio Balasco che realizza uno score di 6 reti durante i primi 30 minuti. Al fischio dell'arbitro si va al riposo sul 15 a 13 per i ragazzi di Di Donna, che negli spogliatoi carica i suoi e sistema le piccole falle, soprattutto dalle ali, che si erano create. Alla partenza del secondo tempo, i padroni di casa partono a razzo e realizzano il differenziale che chiude di fatto la partita, +10 e in campo i ragazzi, tra cui gli ottimi Francesco Abbonante (under 15), Vincenzo Mozzillo, Francesco Pio Del Prete, Rocco Russo (che festeggia il suo primo gol in serie B) e Pasquale Chianese. Tanto merito va dato anche al Flavioni che è venuto al Palajacazzi a giocarsi la partita, riuscendo a rimanerci dentro fino a 10-15 minuti del secondo tempo.
Con questa nuova vittoria l'Atellana è a punteggio pieno e prima in classifica in solitaria, in attesa che si disputi la seconda partita da recuperare. Un folgorante inizio di campionato nonostante la pandemia abbia costretto a 14 mesi di astinenza da partite. Un segnale che lo sport non si fa mettere da parte in nessun caso.