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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Ternana e Bari fanno il vuoto, la Casertana riconquista il Pinto

I falchetti si tirano quasi fuori dalla zona rossa. Si scatenano i bomber nella 14^ giornata

La 14^ giornata andata in archivio con la vittoria della Casertana sul Monopoli vede le due squadre favorite – Ternana e Bari - prendere il largo dal momento che il Teramo, terzo incomodo, non va oltre il pareggio casalingo con la Vibonese e si stacca dalla coppia di testa.

I numeri

Buon bottino di gol con gli attaccanti che si svegliano e cominciano a fioccare le marcature multiple: quattro le doppiette messe a segno di cui la metà decisive ai fini del risultato. I 25 gol realizzati non hanno avuto bisogno di calci di rigore, in quanto l’unico concesso, in Francavilla-Avellino, è stato fallito da Perez. Cinque le espulsioni sanzionate dai direttori di gara: due ai danni della Casertana (Icardi e Konaté), due ai danni del Catania (Welbeck e Tonucci) ed il torrese Esempio che ha macchiato la sua gara dopo aver aperte le marcature a favore della Turris. Si registra un netto recupero delle vittorie conseguite dalle squadre di casa (5) mentre i blitz di giornata sono da ascrivere a Bari (1-0 a Pagani) e alla sorprendente Viterbese che ha ribaltato l’iniziale 0-2 al Viviani di Potenza. Ora il vantaggio dei successi delle squadre in trasferta si riducono a 2 lunghezze (43-41) mentre i pareggi restano 37. La Casertana sfata il tabù interno e lascia il fanalino di coda di questa particolare graduatoria a Paganese e Cavese, le uniche a non aver vinto ancora una partita tra le mura amiche.

La vetta

La Ternana non si ferma mai: con la vittoria sul Bisceglie arriva a 10 successi di fila consecutivi, vanta il miglior attacco con 37 reti (2,64 a partita) e la miglior difesa con 8 gol subiti in 14 giornate e con una media di circa mezzo gol per ogni gara disputata. Numeri stratosferici che la dicono lunga sulle potenzialità della squadra umbra e sulle velleità di conquistare la promozione diretta in Serie B. Se aggiungiamo che le ultime due vittorie (a Vibo Valentia e col Bisceglie) i tre punti sono arrivati senza quello che finora a parere unanime di tanti addetti ai lavori è l’uomo in più di questo gruppo (l’argentino Cesar Falletti) va da sé che la squadra affidata a Lucarelli ha le carte in regola per ammazzare il campionato. In assenza del folletto sudamericano ci pensa Partipilo a vestirsi da protagonista e con una pregevole doppietta apre e chiude la pratica Bisceglie e permette alla Ternana di conquistare altri 3 punti.  L’unica che ancora non si rassegna a questa supremazia è il Bari e non potrebbe essere altrimenti perché il club del presidente De Laurentiis – dopo aver fallito l’obiettivo nella scorsa stagione – non può permettersi il lusso di mancare il salto di categoria. Col minimo sforzo e grazie a una mezza autorete, la truppa di Auteri è passata al Marcello Torre, non senza difficoltà e pertanto si ha la netta sensazione che i biancorossi pugliesi fanno fatica a reggere il passo della capolista. I galletti non possono permettersi di sbagliare più ed a questo punti ci vorrebbe un percorso netto – sulla falsariga di quello della scorsa stagione, quando arrivò in panchina Vivarini – provare a tentare il sorpasso ai danni delle Fere.

La sintesi di giornata

Perde contatto dalle battistrada il Teramo, fermato in casa dalla Vibonese. Il solito Plescia (al terzo gol consecutivo) apre le marcature, ci pensa Costa Ferreira (doppietta per lui) a raddrizzare la situazione per la squadra di Paci, ma poi i biancorossi devono arrendersi alla tenacia calabrese e subire il pareggio definitivo di Tumbarello. Alle spalle del podio va a posizionarsi il Catanzaro aggiudicandosi lo spareggio per la piazza con la Turris. La squadra di Fabiano giocava come sempre a viso aperto la prima parte della gara e trovava il vantaggio con Esempio; Rainone e Lorenzini giganteggiavano contro i quotati attaccanti giallorossi, almeno fino al 36’ quando lo stesso Esempio incorreva nella seconda ammonizione e guadagnava anzitempo la via degli spogliatoi. Ne dovrebbero trarre ‘esempio’ quei calciatori che messo a segno un gol nella foga dell’esultanza si tolgono la maglietta, cosa che in questo caso è stata fatale all’esterno napoletano. In dieci la Turris non ha potuto arginare la reazione calabrese e, specie quando di fronte giocatori come Evacuo o Curiale, la condanna è inevitabile. Tra Catanzaro e Turris va ad intromettersi il Foggia che regola col classico 2-0 il Palermo. I rosanero si sono rivelati avversari troppo morbidi per Fumagalli e compagni ed hanno interrotto una serie positiva che si protraeva da sei giornate, con le ultime tre vinte. Una sconfitta che inacidisce gli animi agli uomini ddi Boscaglia che tenteranno di riabilitarsi domenica prossima quando ospiteranno la Casertana. Frena l’Avellino a Francavilla a Mare, condannata alla sconfitta dal gol più veloce della giornata realizzato da Vazquez dopo appena 2’. Poco consistente la reazione dei lupi che rischiano di prendere anche il secondo gol se Perez avesse realizzato il rigore a disposizione. L’impresa della giornata spetta alla Viterbese che ribalda lo 0-2 a Potenza. Il doppio vantaggio lucano era propiziato dalla doppietta di Cianci, ma ad inizio ripresa due colpi di testa, da calcio d’angolo di Mbende riequilibrano le sorti del match. La frittata lucana è confezionata al 94’ da Simonelli che scatena la furia dei tifosi rossoblù. Dopo a partita il presidente Caiata viene aggredito da alcuni facinorosi e dichiara di mollare la società lucana, scatenando una serie di reazioni di non facile soluzione. L’altra sorpresa arriva come un ‘clamoroso al Cibali’: la Cavese con Russotto agguanta il pareggio a Catania e porta a casa il secondo punto dopo sette insuccessi di fila. Un brodino caldo per la formazione di Maiuri che ora mette nel mirino Potenza e Bisceglie (ma quest’ultima deve recuperare due partite) per evitare la retrocessione diretta. 

Prima vittoria al Pinto dei falchetti

La Casertana finalmente vince al Pinto. Dopo quattro sconfitte di fila i falchetti piegano il Monopoli in quella che i più definivano la partita da ultima spiaggia. Un primo tempo sontuoso, quantunque macchiato dalla solita disattenzione finale e tanto spirito di sacrificio nella ripresa hanno permesso ai rossoblù di infrangere il tabù casalingo nonché quello di mancanza di successi in occasione della presenza delle telecamere della Rai. La partita ha rispecchiato quella che è la situazione attuale dei rossoblù, con la conseguenza di non esaltarsi alla conquista dei tre punti, né tanto meno abbattersi quando i risultati non sono quelli auspicati. La partita era da vincere a tutti i costi e con qualsiasi mezzo e la finalità è stata centrata in pieno; certo non sono mancate qualche pecca, ma quel che resta dei 90’ e passa minuti del Pinto sono i tre punti che raddrizzano una classifica, altrimenti disastrosa. La vittoria di Potenza aveva proiettato la Viterbese al di fuori della portata dei falchetti, Cuppone e Izzillo hanno portato la barra dritta, grazie anche a due gol di non sottovalutabile fattura. Di contro sono intervenute anche due costanti che hanno messo a dura prova la positività rossoblù: il gol di Zampataro che ha riaperto la partita fa tornare alla mente quelli subiti contro la Turris al 43’, quello del Bari al 44’ e quello della Vibonese al 45’ che avevano letteralmente tagliato le gambe ai ragazzi di Guidi; altra nota dolente la doppia espulsione (Icardi e Konaté) che porta il totale a 6 nel corso di 12 partite, mentre le squadre che vanno per la maggiore in fatto di cartellini rossi ne hanno ccollezionato solo la metà. Quel che preoccupa maggiormente è il reparto dei difensori centrali che Guidi vede quasi con costanza decimato dal giudice sportivo. A turno Buschiazzo, Carillo, Konaté (al secondo rosso personale) osservano il turno di stop imposto dal giudice sportivo privando la squadra dei giusti equilibri e dovendo alternare di volta in volta gli interpreti della difesa. Se si vuole trarre una nota positiva da questa situazione va registrato ccome il resto della squadra ha reagito alla situazione di inferiorità numerica e lo spirito di sacrificio di tutti, a cominciare da Castaldo, nel tenere a bada il forcing finale del Monopoli. Insomma un orizzonte nuovo si intravede per i falchetti che ora devono dare continuità alla risalita a cominciare dalla non facile prossima trasferta di Palermo.

14^ GIORNATA

I RISULTATI

Casertana - Monopoli       2-1                      

Catania - Cavese             1-1                

Catanzaro - Turris           3-1                  

Foggia - Palermo             2-0                   

Paganese - Bari               0-1                     

Potenza - Viterbese         2-3              

Teramo - Vibonese          2-2                 

Ternana - Bisceglie          3-0                

V. Francavilla – Avellino   1-0

             riposa Juve Stabia

LA CLASSIFICA

Ternana                 36

Bari                        29

Teramo                  25

Catanzaro              22

Foggia                   21

Turris                     20

Catania (-2)            20

Avellino                  18

Juve Stabia            18

Vibonese                17

Palermo                 16

V. Francavilla         14

Monopoli                13

Casertana              12

Paganese               12

Viterbese                11

Potenza                 10

Bisceglie                10

Cavese                  6

Trapani                  escluso

I MARCATORI

10 reti          Ciancio (Potenza, 3 rig.)

9 reti            Partipilo (Ternana, 1 rig.)

7 reti            Falletti (Ternana, 4 rig.)

6 reti            Antenucci (Bari)

                    Curcio (Foggia, 2 rig.)

                    Plescia (Vibonese)

5 reti            Ilari (Teramo)

                    Vantaggiato (Ternana)

PROSSIMO TURNO

Avellino - Ternana                  

Bari - Vibonese                      

Bisceglie - Catanzaro            

Cavese - V. Francavilla         

Juve Stabia - Potenza           

Monopoli - Foggia                 

Palermo - Casertana             

Turris - Teramo                     

Viterbese – Catania

riposa Paganese

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