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Calciatori positivi in campo, il presidente della Lega Pro prova a ribaltare tutto: "La Casertana poteva non giocare"

Incredibile presa di posizione del massimo rappresentante della lega. Verso il rinvio la partita con la Juve Stabia: i falchetti hanno 17 atleti col Covid

E’ atteso nelle prossime ore il parere dell’Asl di Caserta relativamente al focolaio Covid scoppiato tra i calciatori della Casertana, con ben 17 atleti che sono risultati positivi prima e dopo la gara casalinga con la Viterbese (in 2 hanno anche giocato).

Difficile, a questo punto, che venga disputata la gara di mercoledì, prima dello stop natalizio, sul campo della Juve Stabia. Intanto, da fonti dell’Asl, si apprende che l’azienda sanitaria non avrebbe mai potuto bloccare la partita che la Casertana ha giocato domenica con la Viterbese (in nove e con due calciatori risultati positivi al Covid dopo il match)  perché nessun parere in merito all’opportunità di giocare gli è stato richiesto (come invece è stato fatto adesso).

Il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli ha affrontato la delicata vicenda del Pinto (due giocatori in campo positivi ma senza attendere l’esito dei tamponi) in una intervista a Sky, spiegando che il rinvio alle 21 per attendere l’esito dei tamponi “non è previsto dal regolamento, la partita può essere posticipata solo di 45 minuti. Per noi i tamponi fatti erano di un numero tale da poter giocare”. Il massimo esponente della Lega ha provato a ribaltare le colpe: “Se la Casertana non fosse scesa in campo. Non avrebbe avuto il -1 in classifica, quindi la Casertana avrebbe potuto decidere di non scendere in campo”.

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