C’è da chiudere un 2017 in chiaroscuro nel migliore dei modi; c’è da risollevare una posizione in classifica che grazie alla vittoria sul Catanzaro vede per la prima volta al di sopra della zona rossa; c’è da tenere i calciatori lontano dalle tentazioni della tavola che in questi giorni sono sempre lì in agguato a far vittime; c’è da confermare un periodo tutto sommato positivo per le prestazioni offerte, a dispetto di qualche risultato non proprio gratificante. Per tutto questo la Casertana ha deciso di modificare la rituale preparazione alla trasferta di turno. La Casertana scende al Massimino contro una autentica corazzata – l’unica, per ora, in grado di tenere il passo della capolista Lecce – e non vuole andare in Sicilia a recitare il ruolo di vittima sacrificale. Autentica macchina da guerra, specialmente in casa, il Catania sta veleggiando col vento in poppa e distanziata di tre punti dalla vetta della classifica. In compenso i cinque punti di vantaggio sul Trapani, le danno il merito di tenere accesa la lotta per la promozione. Negli ultimi tempi hanno ripreso a gonfiare la rete avversaria con una certa frequenza i bomber principi biancazzurri Ripa (associato ai falchetti nel periodo precedente la sua ritrovata confidenza col gol) e Curiale ed anche Russotto ha ritrovato un certo smalto dopo che la sentenza sul caso Catanzaro-Avellino lo ha scagionato da qualsiasi addebito. Insomma una squadra in piena salute che Rajcic e compagni dovranno affrontare al massimo della condizione. Quasi sicuramente D’Angelo si affiderà ancora al modulo col trequartista dietro le due punte, sistema che ultimamente ha dato buoni risultati e ha permesso al centrocampo di rifornire di sostanziose occasione da rete, come mai per il passato nel corso di questa stagione.