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Il Consiglio Federale boccia la Casertana: addio alla Serie C

Coi falchetti estromesse altre cinque società dal calcio professionistico

La mannaia, annunciata, puntuale ed inesorabile si è abbattuta sulla Casertana che è stata escluso dal campionato di Serie C e dal calcio professionistico. Il Consiglio Federale che doveva decretare il verdetto definito di una querelle che si trascina dal 28 giugno (o forse anche in data anteriore) si è riunito alle 12, ma abbiamo voluto attendere un po’ di tempo prima di pubblicare queste poche note per capire se nella serata del 13 giugno il comunicato diffuso dalla società era l’ennesimo, ultimo bluff oppure si nutrivano negli ambiento rossoblù ancora speranze di poter capovolgere l’esito della Covisoc adottato in datata 8 giugno ultimo scorso.

Ebbene i dubbi della vigilia sono stati confermati in toto, poiché quel comunicato nulla aggiungeva e nulla toglieva alla precedenza sentenza: l’assoluta assenza di notizie da parte della società non faceva capire se a corredo del ricorso fosse stata presentata una fidejussione (indispensabile) per il buon esito dello stesso e se il professionista incaricato, l’avvocato Eduardo Chiacchio avesse assunto l’onere di farsene carico. Insomma l’opinione pubblica era costretta a brancolare nel buio, ma più di tutti sembrava brancolare nel buio la Casertana, incapace nei venti giorni dell’intervallo a procacciarsi le la carte giuste per non sparire.

I falchetti, insieme a Carpi, Sambenedettese, Novara, Paganese, oltre al Chievo in Serie B, hanno una ulteriore possibilità di salvezza, sperare cioè nel collegio di garanzia del Coni. Non sappiamo quali siano le intenzioni della società, ma ormai la sfiducia regna sovrana e la rassegnazione della piazza è arrivata al punto di non ritorno. Si dovrà ripartire con un nuovo mazziere, vale a dire il sindaco Carlo Marino e chissà se quanti già salgono e scendono da Palazzo Castropignano riescano a convincere il primo cittadino a farsi assegnare il titolo sportivo che dovrà rappresentare la città e l’intera provincia.

Inutile star qui a consigliare come meglio muoversi, non abbiamo né la capacità né tanto meno l’intenzione di farlo, ma questa volta la posta è troppo alta: dopo la scomparsa di Volalto, Juve Caserta e Casertana a stretto giro, c’è molto in ballo anche per chi aspira a detenere la fascia tricolore per altri cinque anni.

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