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Arriva il primo big match, la rabberciata Casertana affila le armi

Più che sul Catanzaro Martone si sofferma sul delicato momento dei falchetti

E’ la vigilia del primo big match della stagione e la Casertana ci arriva con affanno. Niente a che vedere con l’ottimismo che avvolgeva l’ambiente rossoblù fino a otto giorni fa. La partita contro il Catanzaro doveva essere, nella mente dei tifosi quella che doveva mettere le adeguate distanze nei confronti della truppa di Auteri, atteso che tutti si attendevano il possibile en plei nelle prime tre gare di campionato. Invece la squadra di Fontana si presenta all’appuntamento con tre lunghezze di ritardo ed il cammino preventivato per i rossoblù è appannaggio di Trapani e Rende, anche se la coppia capolista è in odore di penalizzazione e le distanze potrebbero essere accorciate. Cosa è successo nelle due trasferte (Rieti e Bisceglie) che non solo hanno fatto torcere il naso a parecchi ma hanno fatto anche sensibilmente scemare l’entusiasmo attorno alla ‘Magica’. Ha cercato di spiegare qualcosa il consulente del presidente Aniello Martone, convocando una conferenza stampa che ha interrotto il silenzio stampa indetto immediatamente dopo la débacle del Ventura.

“Non è successo niente e non dobbiamo fasciarci la testa – ha detto Martone – siamo incorsi in due sconfitte che non debbono scalfire minimamente la nostra tranquillità. Sono qui a dirvi che tutte le responsabilità delle scelte sono esclusivamente mie, ma allo sstesso tempo invitarvi a non buttare a mare quanto è stato costruito finora. Abbandonare dopo le prime avvisaglie di burrasca il presidente D’agostino sarebbe da folli e tradire una persona che in tre anni non ha sbagliato una mossa. Ci risolleveremo perché ci sono tutti i presupposti e il tempo per recuperare il tempo perduto, contestate pure la squadra e me stesso ma solo al termine di ciascuna partita giocata male, incoraggiandola nel corso della gara”.

Anche su Fontana, che qualcuno vorrebbe in discussione, Martone scioglie qualsiasi dubbio. “Il tecnico l’ho scelto io – ribadisce il dirigente rossoblù – e assumere provvedimenti nei suoi confronti equivale a mettere sul banco degli imputati me stesso. Io dico: andiamo avanti e a fine campionato tireremo le somme”.

Una strigliata ed una presa di posizione alla vigilia di una gara che, benché ancora non decisiva, assume tutte le caratteristiche di tappa fondamentale per il cammino rossoblù. La Casertana tra squalifiche ed infortuni deve rendere rinunciare a ben tre difensori, per cui Fontana avrà da pensare bene su chi schierare in campo e forse anche agli accorgimenti da adottare vista l’emergenza. Potrebbe anche optare per un modulo alternativo al 3-5-2 finora adottato, magari tornando al suo credo calcistico professato a Nocera, Castellammare o Cosenza. Se dovesse non stravolgere il sistema di gioco finora applicato De Marco potrebbe retrocedere sulla linea di Rainone e Pinna; Santoro, D’Angelo, Vacca, Romano e Zito dovrebbero comporre la diga di centrocampo con uno tra Alfageme e Floro Flores a far coppia con l’inamovibile Castaldo. Viceversa il passaggio al 4-3-3 potrebbe vedere protagonisti inizialmente De Marco, Rainone, Pinna e Zito davanti a Russo; un centrocampo formato da D’Angelo, Vacca e Ferrara ed in avanti i tre menzionati prima. In un modo o nell’altro l’emergenza è imperante e bisogna fronteggiarla col piglio e la determinazione da grande squadra.

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