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Calcio

Stadio 'Bisceglia', è scontro. Pellegrino denuncia l'Opes Caserta

Il presidente del club normanno risponde alle accuse: "Presenterò querela al commissariato di Aversa"

Il Real Agro Aversa sta lavorando, già da alcune settimane, per la sua seconda stagione in Serie D ed ha messo nel mirino la prima partita di Coppa Italia, prevista da calendario il 12 settembre. Non è ancora sicuro che i normanni giochino tra le mura amiche ma è sicuro invece che il giorno prima, l'11 settembre, il 'Bisceglia' sia occupato per uno spettacolo teatrale. Il presidente Pellegrino aveva fatto notare al Comune e anche all'Opes Caserta (che gestisce la struttura) questa problematica ma alla fine è venuta fuori prima una replica dell'Opes e poi una controreplica della società normanna col presidente Pellegrino che ha deciso di denunciare al commissariato di polizia di Aversa tutta la vicenda. 

Opes Caserta ha parlato di "rapporto unilaterale. Dopo due anni di gestione, dopo gli investimenti posti in essere, dopo aver mostrato con i fatti la disponibiltà delle persone facenti parte dell’Opes, nei confronti della squadra della città, mi sento in prima persona (avvocato Clemente Posillipo) e come socio Opes ad esporre un grosso malcontento, figlio dell’ingratitudine mostrata dalla società stessa. Per più di due anni ho letto un‘infinità di comunicati stampa del Real Agro Aversa; con sommo dispiacere non abbiamo mai riscontrato una Parola un encomio e un qualsiasi riconoscimento per quanto fatto dall ‘ente di promozione sportiva per la città e per la squadra. Ebbene al tal punto è il caso di specificare alcuni fatti. Prima dell’arrivò di Opes, lo stadio Augusto Bisceglia risultava abbandonato e in condizioni di degrado, la squadra della città giocava fuori sede nel campionato di promozione. La prima importante iniziativa dell’Opes fu quella di modificare quanto previsto dal bando in merito al tariffario dovuto per le gare della prima squadra di Aversa, rinunciando di fatto a quanto previsto per ogni singola gara disputata all interno sello stadio". 

"Nonostante questo nei primi periodi abbiamo incontrato una piazza che mal ci tollerava spinta dalla dirigenza che ci contestava, pian piano, con i fatti e con gli investimenti abbiamo dimostrato una disponibilità mai vista da controparte, ad esempio per la questione sponsor , non c’è stata un attività congiunta tra le parti e, anche a causa della situazione Covid. Ci siamo trovati ad avere solo striscioni di sponsor della squadra non percependo nulla , nonostante tali sponsor fossero affissi in maniera permanente e non solo durante per partire del Real, cosa a noi reciprocamente non concessa , inoltre abbiamo concesso in maniera del tutto gratuita: magazzini, locali, utenze e lavanderia per la squadra tutto a spese esclusivamente dell’ente”. Non bastasse ciò. Non abbiamo mai fittato in maniera privata il campo ad 11 per preservarlo, una premura che non è stata perpetrata dalla stessa società che ha trasferito gli allenamenti della squadra all interno del Bisceglia danneggiando il manto erboso per il quale sono stati previsti interventi molto onerosi. Il manto di cui si parla è stato oggetto di interventi costanti ad opera della società SAMA, società leader del settore per un costo annuale che si aggira intorno a 15 mila euro , che si sommano ai costi comunali di circa 20000 annui più i costi di gestione. Queste spese sono sostenute nella totalità dall’Opes. La stessa società (Real Agro Aversa) creando un quartier generale all interno dell stadio di fatto ha risparmiato i costi di fitto di un altro centro sportivo, si potrebbe continuare per ore me ciò che conta è a questo punto specificare che l‘Opes risulta essere uno degli sponsor non riconosciuti più importante del Real agro Aversa. Basterebbe visionare le pagine social del Real per riscontare quanto detto .. lo stadio è totalmente concesso alla squadra che nonostante la quotidiana attività di pubbliche relazioni non ha mai speso una parola per l’Ente che tanto si è prodigato, tuttavia con estrema facilità si concede di esternate informazione del tutto parziali e assolutamente non corrispondenti alla realtà dei fatti".

"Ad oggi gli investimenti posti in essere non sono di certo rientrati a causa delle limitazioni da covid.
Il Real Agro Aversa gioca si allena lava le maglie fa le docce, tutto all’ interno dello stadio e tutto in maniera totalmente gratuita. Ci sembra quantomeno poco lungimirante nonché totalmente privo di buonsenso l’ennesimo attacco subito in queste ore. La data contestata inoltre riguarda uno spettacolo benefico imposto dall’amministrazione e per il quale ancora una volta l’ Opes non percepirà alcun canone, ci troviamo costretti a doverlo specificare in quanto anche questo è stato oggetto di speculazioni e strumentalizzazioni. Concludo risentito, ricordando una frase molto infelice della dirigenza che ci additava di aver ucciso il calcio aversano. Noi affermiamo con orgoglio di aver riportato in auge il calcio nello stadio della città e restiamo in attesa di qualsiasi contestazione a quanto detto, sicuri che ciò non potrà accadere in quanto l’esposizione di cui sopra non corrisponde ad opinioni ma a dati di fatto”.

Preso atto della replica dell’Opes, aleggia in casa Real Agro Aversa tanta rabbia, rammarico e delusione. Furibondo il presidente Guglielmo Pellegrino. Le sue sono decisioni drastiche e hanno del clamoroso: “Da domani interrompiamo gli allenamenti nonostante non abbiamo una struttura dove allenarci. Non possiamo accettare un’accusa gratuita di questo tipo. Domani (oggi ndr) saremo al commissariato per denunciare l’Opes. Loro hanno fatto tanto per il calcio ad Aversa dichiarando addirittura di aver trovato nei primi periodi una piazza che mal ci tollerava spinta dalla dirigenza che ci contestava. Non posso accettare un’accusa del genere. Domani denuncerò tutto. Vorrei capire chi ho spinto a contestare questi signori. Ci stanno tanti comunicati emessi, ho sempre parlato bene di questi signori. Non accettiamo le accuse di fomentare la piazza nei loro confronti. Interrompiamo da domani tutti i rapporti con loro. L’attacco era indirizzato all’amministrazione comunale non contro questi signori. Hanno approfittato per cacciare tutto il veleno in corpo. L’amministrazione dà il campo a loro ed io non dico una parola. Avrei fomentato la piazza secondo loro? E’ autentica diffamazione nei confronti della mia persona. Non avrò più rapporti con questi signori se non per la partita ufficiale . Ci tocca per legge e noi giocheremo al “Bisceglia”nel campo della nostra città.
Loro sono gestori di strutture, loro gestiscono e guadagnano. Loro hanno riportato in auge il calcio in città? Non sanno minimamente che vuol dire fare sacrifici per una squadra di calcio. Carissimi Opes, quando parlate di calcio, di noi sciacquatevi la bocca e parlate delle speculazioni che fate, dei campi estivi e dei concerti. Ci sentiamo come se fossimo stati cacciati da casa nostra. Non abbiamo alcun campo per allenarci, oggi siamo stati cacciati a tutti gli effetti. Il calcio l’abbiamo riportato in città noi. C’è una bella differenza tra il Real Agro Aversa e l’Opes”.

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