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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Calcio

Rissa allo stadio, la società si tutela contro l'arbitro: "Danneggiata la nostra immagine"

I dirigenti pronti a presentare ricorso dopo quanto successo allo 'Scalzone'

Dopo quanto accaduto allo stadio ‘Scalzone’ di Casal di Principe la società di casa, guidata dal presidente Tartarone, ha deciso di fare chiarezza. “Il Casal di Principe 81033 intende precisare quanto accaduto al termine del match contro l’Edlimer Carditese”. Secondo quanto riferiscono i dirigenti della squadra casalese “non vi è stata nessuna concitazione violenta come si intende far credere. Al termine del match, dopo l’arbitraggio del signor Paolo Di Lallo della sezione di Torre Annunziata, i dirigenti di casa si avvicinavano al direttore di gara per chiedere spiegazioni sulle decisioni alquanto discutibili  prese durante i 90’ minuti. Dimostrando la poca disponibilità al dialogo, confermata durante la partita, il direttore di gara dopo aver fischiato per quattro volte e non tre la fine del match, si dirigeva verso gli spogliatoi senza fornire spiegazioni esaustive che potessero confermare o smentire il proprio errore".

"Durante il rientro il signor Di Lallo dichiara da referto di “essere stato sfiorato leggermente da un pallone indirizzato contro di lui da un calciatore del Casal di Principe” la cui intenzione non era certo quella di colpire il direttore di gara vista anche l’intensità del gesto. Oltretutto l’arbitro dichiara di essere stato colpito al petto e alla spalla, ma al loro arrivo le forze dell’ordine lo trovavano perfettamente integro nello spogliatoio a scrivere il referto senza che questi facesse notare i segni di tali gesti, mai avvenuti. In più l’arbitro menziona anche calci e pugni alla porta dello spogliatoio dello “Scalzone”, che ad oggi  è ancora perfettamente integra e senza alcun segno di lesione o rottura. Inoltre si intende precisare che nessuna minaccia è stata indirizzata al direttore di gara, se non richieste di chiarimento in merito al suo operato durante la gara, tant’è che all’arrivo delle forze dell’ordine la calma era stata già ripristinata da tempo. Infine il direttore di gara afferma di aver ricevuto richieste di modificare il referto di gara dal dg della società di casa quando egli stesso nella confusione venutasi a creare non ricordava i calciatori espulsi a partita terminata rischiando di generare ulteriore caos. Nel referto viene anche menzionata una persona non identificata di cui l’arbitro cita soltanto una carica, detta tra l’altro a voce, senza avere certezza di quanto gli veniva riferito. Nel frattempo il club si riserva di agire per vie legali per difendere la propria immagine e tutelare la società. Precisato ciò il club si augura che in futuro prima di pubblicare articoli sia dia peso alle parole utilizzate”.

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