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Calcio

Uno-due del Gladiator, Matera al tappeto

Le reti di Tedesco e Marianelli lanciano i nerazzurri contro i lucani che accorciano solo all'81’ su calcio di rigore

GLADIATOR-MATERA 2-1

GLADIATOR (4-2-3-1): Bufano; Magliocca, Puca, Orazzo, Tomi; Mele, Marianelli; Caruso, Mancini Andrea (61’ Islamaj), Squerzanti (79’ Messina); Tedesco (90’ Ciampi). In panchina: Somma, Cipolletta, Mancini Christian, De Biase, Perrino, Nicolau. Allenatore: Teore Grimaldi.

MATERA (3-4-2-1): Demalija; Sgambati, Donida, De Vivo (61’ Mereu); Cum (68’ Zielski), Bottalico, Vicente (65’ Hysaj), Iaccarino (81’ Sellitti); Ferrara, Russo (68’ Orefice); Tiganj. In panchina: Pozzer, Figliomeni, Gjuci, Demoleon. Allenatore: Antonio Finamore.

MARCATORI: 2’ Tedesco (G), 7’ Marianelli (G), 81’ Tiganj su rig. (M).

ARBITRO: Luca Tagliente della sezione di Brindisi.

Il Gladiator è infallibile al Mario Piccirillo di Santa Maria Capua Vetere. Grazie ad un approccio veemente e ad un atteggiamento vivace per tutto l’arco del match, i neroazzurri del presidente Giacomo De Felice si sbarazzano del Matera con il punteggio di 2-1 e salgono a quota 6 punti in classifica nel girone H di serie D. Prestazione di spessore per i ragazzi di Teore Grimaldi che sbaragliano le resistenze iniziali dei lucani con un uno-due micidiale, gestiscono la gara per tutti i novanta minuti e pagano solo una disattenzione nel finale che non scalfisce il trionfo neroazzurro davanti al folto pubblico sammaritano.

Pronti via ed il Gladiator, alla prima azione utile, mette le cose in chiaro. Mancini allarga per Tedesco che entra in area e conclude: il tiro non è di quelli irresistibili ma Demalija, scelto al posto di Pozzer a venti minuti dal fischio d’inizio, combina la frittata. Palla in rete e terzo gol in tre match per il 'panzer' che sta godendo di una grande confidenza con il Piccirillo, quest’oggi rinfrancato anche dai bambini delle scuole calcio che hanno accolto in massa l’invito della società nell’iniziativa 'Innamorati del Gladiator'. Neanche il tempo di respirare che i sammaritani del ds Gaetano Romano affondano nuovamente il colpo. Angolo dell’ex di turno Tomi, svetta a centro area Marianelli che firma il raddoppio con una bella incornata (7’). Matera in bambola: Mancini sfiora il tris con un tiro dai ventisette metri che sibila la traversa (8’). I lucani reagiscono con la punizione di Russo: palla a lato (13’). Bufano blocca il tiro di Sgambati (22’), poco dopo Mancini sfiora il palo (28’). Tomi ci prova dalla sua mattonella: Demalija blocca (31’). Infine nel finale la grande chance per il Matera con Iaccarino che serve al centro dell’area Bottalico: una sorta di rigore in movimento che il numero 10 manda incredibilmente a lato (44’). Grande spavento ma il Gladiator torna negli spogliatoi sul doppio vantaggio.

I neroazzurri rientrano in campo concentrati. Su uno schema provato spesso la passata stagione, su angolo Tomi pesca Puca che stacca di testa sul secondo palo: Demalija para (48’). Episodio controverso al 56’. Nel tentativo di bloccare il pallone, Demalija esce fuori dall’area, lascia il pallone e Tedesco è furbo nel calciare di prima. Ne nasce un pallonetto vincente ma prima che la sfera entri in rete, dopo che il tiro di Tedesco fosse già avvenuto, l’arbitro ferma il gioco su segnalazione dell’assistente. La rete non viene convalidata dall’arbitro che, dopo il colloquio con il primo assistente, decreta punizione dal limite. La decisione scontenta i calciatori neroazzurri che protestano vivacemente ma l’arbitro, apparso in quel frangente poco lucido, non cambia idea. Il Gladiator ne ha di più del Matera e appare in più occasioni vicino ad infliggere il gol del knock out. Squerzanti offre due spunti ma calcia debolmente. I lucani escono alla distanza e si rendono pericolosi con Ferrara ed Orefice. Al 79’ l’espulsione per doppia ammonizione di Ferrara sembra mettere la parola fine sulle velleità biancazzurre ed invece un minuto dopo, in inferiorità numerica, il Matera si procura un calcio di rigore per un presunto fallo di Bufano su Orefice. Tiganj segna e spaventa il Gladiator. Paura all’87’ quando Sgambati calcia a botta sicura: Caruso si immola e salva il risultato. Nel recupero Messina colpisce la traversa e non chiude il match. Cambia poco, perché il Gladiator difende il vantaggio e conquista la seconda vittoria al Mario Piccirillo.

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