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Casertana verso la ripresa tra Covid, mercato e lunghi silenzi

Domenica finisce il girone di andata, i falchetti alle prese con la rincorsa verso le prime posizioni

Il percorso del campionato di Serie D prosegue con quindici giorni di ritardo rispetto alla tabella di marcia originale, causa pandemia che ha indotto la LND a rinviare le prime due giornate del nuovo anno. C’è da terminare il girone di andata ed imboccare la parte discendente del torneo. La Casertana è attesa dal riscatto con la dichiarata ambizione di cancellare le scempiaggini del 2021 e sperare che il nuovo anno possa definirsi diametralmente opposto. La perdita del professionismo e l’illusione delle prime dodici giornate del torneo, con la seguente catastrofica striscia negativa di cinque sconfitte nelle ultime sei partite, hanno gettato nello sconforto più profondo la tifoseria, che dopo la rabbia per gli insuccessi, sembrano rassegnati ad un prosieguo di torneo tutto in salita. Si attende con ansia la ripresa delle attività per capire la forza di reazione di una squadra apparsa fragile mentalmente e tutta da completare nella parte numerica e tecnica. I primi segnali non sono per nulla lusinghieri sia perché la pandemia ha falcidiato nei primi giorni dell’anno il gruppo squadra, sia perché il mercato si avvia verso la fase conclusiva e i tanti auspicati rinforzi stentano ad arrivare. Il tutto condito da un imbarazzante silenzio della società che propina col contagocce le sue strategie in ottica futura.

Cominciamo col Covid che, come per tutte le altre società, non accenna a mollare la presa. Nei primi giorni del 2022, alla ripresa del lavoro, la squadra ha lamentato il contagio per sei elementi del gruppo. Dopo una decina di giorni il fenomeno per gli stessi è rientrato, ma se ne sono infettati altri due ed allo stato attuale non sono stati comunicati nuovi casi, per cui insieme all’auspicio che i due si siano negativizzati, c’è da sperare che nessun altro sia entrato nella bolgia dell’epidemia. Lo staff sanitario è particolarmente impegnato nel seguire le vicende predisponendo tutte le misure del caso per evitare ulteriori contrattempi.

Per quanto attiene al mercato ci sono da registrare movimenti ufficializzati ai minimi termini. E’ partito un elemento importante che aveva suscitato non pochi entusiasmi nelle prime uscite stagionali: Vincenzo Liccardi, attaccante proveniente dal Sorrento, autore di 4 gol con la maglia rossoblù, ha deciso di abbandonare l’avventura in Terra di Lavoro per cercare altrove gloria e soddisfazioni. E’ sceso in Eccellenza, a San Marzano, per dare altra energia ad una squadra che sta tentando il salto in Serie D. Il divorzio con Liccardi implica l’acquisto di una latro attaccante, si spera di spessore, in attesa che Sansone risolva definitivamente i suoi problemi e Favetta, il cui digiuno si è interrotto in occasione della famigerata sconfitta di Marigliano, possa ritornare ai gol che avevano caratterizzato ininterrottamente il suo percorso dal suo esordio e fino alla vittoria sul Bitonto. A fronte della partenza di Liccardi la società ha fatto registrare due ingressi, nel reparto arretrato, con l’acquisto di Damian Andres Salto, difensore col vizietto del gol, prelevato dal Matino e di Alessandro Colacicco, classe 2000, che proviene dall’Albalonga. Poco, in considerazione del notevole ritardo accumulato nelle ultime sei uscite. I due difensori devono dare man forte ad un reparto arretrato che nelle ultime uscite è apparso decimato dai continui infortuni di Rainone e dalla uscita di scena – in contemporanea – di Pambianchi e Di Somma in occasione della partita col Molfetta, quella per intenderci che ha estromesso addirittura la Casertana dalla zona play off. Il diesse Accardi ha detto che prima della chiusura del mercato di riparazione (che potrebbe essere allungato) si punterà a mettere a disposizione di Maiuri qualche altro elemento, ma il tempo stringe e tra una settimana esatta si torna in campo e le possibilità di risucchiare punti preziosi alle battistrada si riducono sempre più.

E proprio in virtù di queste considerazioni che la società dovrebbe far sentire la propria voce: da tempo, insieme alle battute a vuoto della squadra, vengono a mancare parole fondamentali atte a spiegare quali siano le reali intenzioni della proprietà. Silenzi che interessano anche la vicenda stadio, che va sempre più nel dimenticatoio. Qualche giorno fa il sindaco ha addossato i relativi ritardi nelle procedure anch’essi alla pandemia, ma pare che la giustificazione non abbia convinto i più, proprio in funzione del fatto che al fine di contrastare proprio il Covid, tante aziende e società di costruzioni abbiano accelerato le proprie attività. Ed uno certo disinteresse per la questione si evince anche dal fatto che tutto tace anche sull’istallazione dei sediolini della tribuna e del tabellone luminoso, opere risalenti al 2019, funzionali alle Universiadi disputate in quell’anno. Se si vuole bypassare queste opere in ottica del nuovo stadio, anche in questo caso basta dirlo e non menar il can per l’aia fino alle calende greche. Insomma, come in tutte le cose, la parola e la trasparenza non guasta mai, basta tenere informati i tifosi per eliminare malumori e dissapori che altrimenti alimenterebbero solo i loro legittimi dubbi.

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