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D'Agostino: "Onazi non è la ciliegina, è la torta". Il centrocampista: "Promessa mantenuta"

Il presidente ha presentato il nuovo acquisto. Il direttore spiega com'è nato il colpo

“Un colpo impensabile per questa categoria”. Così il presidente Giuseppe D’Agostino ha presentato ufficialmente il centrocampista Eddy Onazi, ultimo acquisto della Casertana. “Altro che ciliegina, abbiamo preso direttamente la torta. Ci stavamo lavorando da un po', era una cosa non semplice. Era impossibile credere che un giocatore che fino a qualche anno fa giocava in Champions, che ha partecipato a due mondiali, potesse scendere in serie D. Per il suo curriculum è il calciatore più importante arrivato a Caserta, almeno nella mia gestione. Lui è molto motivato. Giusto spiegare come mai sia stato possibile realizzare un ingaggio che in altre situazioni sarebbe impensabile in questa categoria. La posizione legata al suo status ha reso possibile questo discorso. Ma lui sa che Caserta è una piazza importante e che c’è un presidente che l’ha voluto a tutti i costi. Abbiamo portato in rossoblu tutti i calciatori che volevamo assicurarci. Nessuna occasione persa. E’ stato fatto un grandissimo lavoro. Quest’anno siamo partiti a giugno, lo scorso con la partenza a settembre abbiamo pagato dazio. Per la prima volta in sei anni siamo andati in ritiro con la squadra che affronterà in blocco il campionato. Dobbiamo restare con i piedi per terra e molto attenti. Ci aspettano partire diverse da quelle di ieri sera. Consapevoli del nostro valore, ogni partita per noi deve essere una battaglia calcistica”.

Il neo centrocampista rossoblu ha dichiarato: “Avevo promesso al presidente che avrei indossato questa maglia. Ho spento il telefono e non ho preso in considerazione nessun’altra offerta”. Deciso e determinato: Eddy Onazi ha poi aggiunto: “Prima di venire qui ho parlato col mio procuratore. Non sono qui per soldi, voglio una squadra che abbia ambizione e che abbia un obiettivo fermo. Il presidente mi ha parlato chiaro. Ed io sono giocatore che ama prendersi responsabilità. So che non è facile, che tutti mi aspettano, ma io sono pronto, carico e motivato. Ho detto al presidente che non è solo Eddy Onazi, ma è importante il gruppo. Il presidente ed il direttore hanno fatto di tutto per portarmi qui, ora dobbiamo fare la nostra parte io e miei compagni. Sono qui per vincere. Ogni partita dobbiamo affrontarla come una finale e dobbiamo essere uniti sempre. Ho parlato con la mia famiglia per tornare in Italia e fare del mio presidente il numero 1. Ho ricevuto tante offerte in questi giorni, sul tavolo c’erano proposte economiche importanti, ma io avevo dato la mia parola al presidente D’Agostino. Volevo indossare questa maglia. Ho assistito con grande piacere alla partita ed ho visto una squadra che gioca palla a terra e che ha un’identità chiara data dal mister. La mia condizione? Sto bene. Appena terminato il campionato ho continuato ad allenarmi nel mio paese con la Nazionale. Non riesco a stare senza lavorare ogni giorno”.

A spiegare come è stata possibile l’operazione Onazi, è stato il direttore sportivo Alessandro Degli Esposti. “Quando si porta a termine un’operazione del genere che interessa un calciatore del suo spessore e con il suo curriculum è evidente che ci debbano essere una serie di fattori concomitanti, partendo chiaramente dalla volontà della società di investire. Il ragazzo aveva grande voglia di tornare in Italia per riacquistare la circolarità dello status che aveva perso uscendo dal nostro Paese. La può riacquistare soltanto partendo dalla serie D. E speriamo che in questo percorso comune, che permetterà a lui di puntare ai palcoscenici che merita, il suo contributo possa essere importante per arrivare lì dove vogliamo. Retroscena? Il suo procuratore a cui mi lega un rapporto di amicizia aveva provato a contattarmi per giorni. Quando ci siamo sentiti mi ha chiesto se mi servisse qualcosina e che era disponibile ad approdare a Caserta Onazi. Sì, proprio quello della Lazio. Non c’abbiamo pensato su due volte. Abbiamo iniziato a valutare e ragionarci. Nelle valutazioni che stavamo facendo era impensabile poter arrivare ad un calciatore come lui. Ha 29 anni, ancora nel pieno della sua carriera, non poteva certo passarci per la testa di prendere uno come lui. Appena si è presentata l’occasione ci siamo subito mossi grazie alla grande disponibilità del presidente D’Agostino. Rapporto che possa durare nel futuro? I matrimoni si coltivano nel tempo. In questo momento i suoi obiettivi collimano con i nostri e per questo è la soluzione ideale. Poi vedremo”.

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