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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

Nuovo stadio, c'è l'offerta ufficiale della Casertana e dei soci

Scaduto il termine per la presentazione. Ora D'Agostino deve ricostruire la squadra

Scaduto alle 12 di oggi il termine della presentazione delle offerte, la Casertana, il Consorzio santa Rita e l’Aurora Immobiliare hanno presentato la loro, al culmine di un lungo processo durante il quale sono stati approvati il progetto preliminare, apportato da modifiche e varianti suggeriti da tutti gli organismi che lo hanno esaminato ed approvato. Ora c’è da attendere solo se l’offerta dei promotori e seguita anche da quelle di altri imprenditori, sia congrua per dar modo alla commissione all’uopo preposta di aggiudicare al miglior offerente la realizzazione pratica dell’opera.

Si entra quindi nel vivo dell’operazione col l’inizio dei lavori prevista per fine anno. Sgombrata la mente dall’incombenza, ora il presidente D’Agostino può cominciare a pensare all’allestimento della squadra e la pianificazione della stagione che inizierà dal 1 luglio. A cominciare dalla nomina del nuovo direttore sportivo dopo il divorzio con Guglielmo Accardi e di concerto con esso passare all’individuazione del tecnico e del suo staff ed infine al vaglio della squadra che dovrà affrontare il campionato. Che non sarà diverso da quello della Serie D, anche se c’è ancora qualcuno che parla di possibile ripescaggio.

Tutta una serie di motivazioni impedisce di ipotizzare l’operazione, a partire dalla maldestra mancata qualificazione ai play off, al termine di una stagione scellerata, con i falchetti che avevano ipotecato la partecipazione alla post season, banalmente buttata alle ortiche con la sconfitta interna contro il San Giorgio. Ma prima della scelta degli uomini che dovranno scrivere la stagione, il presidente D’Agostino bene farebbe abbandonare l’idea di sfide impossibili (come lo scorso anno) e premerebbe il tasto dell’inserimento di un girone diverso da quello, tradizionalmente ostico, appulo-lucano.

L’esperienza di questa stagione avrebbe dovuto insegnare che l’apparentamento a quello sardo-laziale potrebbe essere più gratificante per i colori rossoblù: si dirà che dal punto di vista logistico rappresenta qualche ostacolo in più, ma c’è da considerare che dal punto di vista agonistico non dovrebbe essere uno scoglio insormontabile. Del resto la squadra isolana che più a lungo ha cercato di tarpare le ali al Giugliano trionfatore del raggruppamento, la Torres degli ex Pinna e Diakité, vincendo i play off si candida (essa sì) al ripescaggio e quindi potrebbe autoeliminarsi dalla lotta alle prime posizioni.

Ma anche se ciò non dovesse accadere sarebbero di certo meno impegnative le 4-5 trasferte verso la Sardegna, a fronte delle 12- 16 di una qualsia squadra isolana nel percorso inverso. Cominciasse a pensare seriamente anche a questi effetti collaterali il presidente D’Agostino, se vuole puntare ad un percorso importante da intraprendere di pari passo con la ristrutturazione del nuovo Pinto.

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