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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

I falchetti non volano più. Per la Casertana una stagione fallimentare col miraggio dello stadio

Brucia il mancato raggiungimento dei playoff. I (pochi) tifosi rimasti delusi e rassegnati

Finisce come peggio non si poteva immaginare: la Casertana crolla ancora una volta all Pinto e dice addio ai sogni di qualificazione ai play off. Per la sesta volta i falchetti alzano bandiera bianca tra le mura amiche e quattro delle sei sconfitte portano la firma di squadre decisamente inferiori in classifica, alcune di esse impelagate nella zona retrocessione per gran parte del campionato. Il che la dice lunga sul fatto che la squadra di Maiuri prima e di Feola dopo hanno avuto notevoli difficoltà ad imporre il proprio gioco specialmente con le piccole. Delusione mista a rassegnazione per i tifosi presenti sugli spalti – o almeno di quelli che sono rimasti – che speravano di vivere tutt’altre vicende dopo lo scempio perpetrato in estate. In parole povere si chiude qui la stagione rossoblù, partita con ben altri propositi ed ambizioni che autorizzavano a sperare in un pronto ritorno nella categoria già buttata via per ragioni di cui si palleggiano ancora le responsabilità.

Si inizia il periodo dei processi, neanche tanto rigorosi, e con l’ennesimo miraggio di un progetto che prevede la ristrutturazione dello stadio, quale talismano per future aspirazioni di rinascita. Come se potrebbe essere indispensabile l’edificazione di un palazzo mastodontico se non vi fosse prevista la residenza o la frequentazione di una famiglia facoltosa. Si dirà che il nuovo Pinto sarà lo stimolo per allettanti avventure sportive e potrebbe essere vero, ma la domanda è un’altra: dopo l’ingente dispendio di energie economiche per la ‘casa’ ce ne saranno altrettante per riempirla? Nessuno si oppone al progetto in itinere, ma di pari passo dovrà essere ristrutturata – attraverso capacità e competenze – anche la parte sportiva della nascente realtà, altrimenti si rischia di costruire una cattedrale nel deserto, utile per chi decide di investire, ma poco funzionale alle attese dei tifosi, stanchi di vedere altre realtà corregionali spiccare voli sempre più arditi, mentre il falchetto non riesce più a dispiegare le ali.

Chiuso il capitolo campionato se ne dovrà aprire – immediatamente – un altro che possa chiarire le volontà della società di proseguire, anche grazie allo stadio, nel percorso calcistico. Si dirà che nel corso della stagione la tifoseria ha disertato gli spalti, ma la motivazione va ricercata nei risultati non proprio lusinghieri riportati dalla squadra. Il tifoso vuol vedere la sua squadra impegnarsi e vincere, se queste condizioni si verificano in un ambiente adeguato e confortevole tanto meglio, ma la condizione indispensabile è quella iniziale. Ora non resta che attendere le intenzioni della società perché la gente possa di nuovo appassionarsi alle gesta rossoblù e tornare ad assiepare tribuna e distinti come succedeva quando era forte il richiamo della passione verso i colori della Casertana.

Uscita di scena con un poco onorevole settimo posto la realtà rossoblù, l’appendice del campionato resta riservata per le quattro squadre che disputeranno i play off e le quattro che cercheranno di evitare di far compagnia a Virtus Matino e Bisceglie, già tornate nei campionati regionali. Mancava un solo posto da assegnare per il primo poker ed è andato alla Nocerina, proprio la squadra che quindici giorni fa, dopo tre sconfitte consecutive, sembrava tagliata fuori da qualsiasi discorso. La vittoria sul Casarano ed il blitz di Bitonto hanno riportato i molossi al quinto posto, scavalcando la Casertana e reggendo l’urto del Gravina, tornato alla vittoria dopo cinque turni di digiuno. La post season è un campionato a parte e chissà se i rossoneri, rigenerati dalla nuova proprietà dopo un inizio fallimentare, potranno addirittura sovvertire i pronostici contro il Francavilla; l’altra semifinale – decisa da temo – vedrà il Bitonto ospitare il Fasano. In coda invece – per ora – sono previsti gli abbinamenti Nardò-San Giorgio ed il derby lucano Lavello-Rotonda che ieri hanno fatto le prove generali in vista del match decisivo tra 14 giorni. Ma qui c’è ancora un punto interrogativo, in quanto è atteso ad horas il verdetto del Collegio di Garanzia del CONI circa il ricorso del Rotonda avverso gli 8 punti di penalizzazione inflitti ad inizio campionato.

38^ GIORNATA

I RISULTATI

Bisceglie - Nola  4-0                    

Bitonto - Nocerina       1-2            

Casarano - Altamura       1-0            

Casertana - San Giorgio 0-1               

Cerignola - Sorrento     2-0             

Gravina - Fasano            4-1

Lavello - Rotonda                2-0     

Mariglianese - Francavilla     3-3       

Nardò - Molfetta     5-4                

Virtus Matino - Brindisi 3-4

LA CLASSIFICA

Cerignola 88

Francavilla 71

Bitonto 65

Fasano 62

Nocerina 58

Gravina 56

Casertana 55

Sorrento 52

Nola 51

Molfetta 48

Brindisi 49

Altamura 47

Casarano 47

Mariglianese 47

Nardò 45

Lavello 45

Rotonda (-8) 42

San Giorgio 41

Bisceglie 39

V. Matino 30

I MARCATORI

24 reti Malcore (Cerignola)

18 reti Favetta (Casertana)

17 reti Diop (Gravina)

16 reti Ferreira (Rotonda)

15 reti Santoro (Bitonto)

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