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Motociclismo. intervista al tecnico Salvatore Milano

Napoli - C'è una strana coincidenza che riguarda i piloti della velocità in Campania: quelli che si sono affermati ai massimi livelli, hanno avuto come chioccia e tecnico Salvatore Milano (nella foto mentre riceve un premio dal presidente Fmi...

C'è una strana coincidenza che riguarda i piloti della velocità in Campania: quelli che si sono affermati ai massimi livelli, hanno avuto come chioccia e tecnico Salvatore Milano (nella foto mentre riceve un premio dal presidente Fmi Paolo Sesti). Raffaele De Rosa, Riccardo Russo, e Gigi Marciano, sono esempi di come l'elaboratore napoletano, oltre ad essere bravo, abbia ottime capacità formative per chi è alle prime armi con le ruote slick. Milano, che oggi ha 52 anni, prima di cimentarsi con gli attrezzi del box, ha avuto trascorsi da pilota, è stato tre volte campione italiano ed ha colto buoni piazzamenti nel motomondiale: "Ho iniziato – racconta – a correre nel 1975 nella classe 50 Junior del campionato italiano. Nel 1980 debutto nel mondiale, e prendo il via nelle sole gare disputate in Italia. Nel 1984 vinco per la prima volta l'italiano nella classe 80 Senior, e l'anno successivo concludo, però, quarto. Nel biennio 1986-1987, faccio mia la classe 80 Senior in sella ad una moto Krauser. Una costante della mia carriera di pilota è che ho curato in prima persona l'elaborazione di tutte le moto che ho guidato". Per Milano le gare sono adrenalina pura, e così una volta deciso di appendere il casco al chiodo, indossa le vesti di tecnico e nel debutto del 2001 intuisce le potenzialità di Raffaele De Rosa, ed è il primo a credere in lui: "De Rosa – evidenzia – non aveva ancora quattordici anni, ma aveva già la stoffa del campione. Voglio raccontarvi un episodio: eravamo sulla pista di Binetto, in provincia di Bari, e Raffaele oltre a non conoscere il tracciato, era anche la prima volta che partecipava ad una competizione in sella ad una moto 125. Prima della gara gli dissi semplicemente di divertirsi senza rischiare; quando arrivò al traguardo per primo, dopo aver realizzato il record di categoria della pista, capì che un giorno sarebbe diventato un grande ed il suo risultato del 2009 nella classe 250 del motomondiale parla chiaro". Altri talenti che sono passati per le sue chiavi inglesi sono Gigi Marciano e Riccardo Russo: "Gigio – dice – ho avuto modo di seguirlo in alcune gare di minimoto, e fa piacere vederlo nelle fila del team ufficiale Aprilia classe 125 del Civ. Di Riccardo ho seguito lo svezzamento nella classe 125 Sp, e sono convinto che quest'anno nella classe 600 Stock del Civ sarà un brutto cliente per tutti". Continua la sua opera di scopritore di giovani talenti, e Milano ha individuato nel quindicenne Guido Lamberti il magnifico quarto della sua serie: "Guido – spiega – è un ragazzo che ha molti requisiti per fare bene. Ha grinta, è furbo, ed è determinato. Parteciperemo alla Coppa Italia nella classe 125 Sp, e sono convinto che tra qualche anno passerà dal ruolo di giovane promessa interessante, a pilota di successo".

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