Presentazione Giochi Invernali Nazionali

(Castello M.) Folla dalle grandi occasioni ieri mattina, presso la Tensostruttura di Via Cluvia, alla cerimonia di presentazione dei Giochi Invernali Nazionali per i disabili mentali che si terranno nel marzo 2008 nelle località di Bocca della Selva e Monte Orso. Tante le autorità civili e militari, i sindaci ed i Dirigenti Scolastici provinciali e locali che hanno voluto aderire all’invito formulato dal sindaco Antonio Montone per una sinergia istituzionale che possa guidare il processo di organizzazione dell’evento nazionale da qui al prossimo anno, con la scuola che sarà uno dei principali partners per l’ottima riuscita della manifestazione attesa la ferma volontà dell’Ufficio Scolastico Provinciale di coinvolgere le scuole dell’intero comprensorio nella organizzazione di un evento a carattere nazionale. I diversamente abili intellettivi provenienti da tutta Italia, difatti, popoleranno il Matese per partecipare ai Giochi Invernali Nazionali e concorrere nelle varie discipline sportive (sci alpino, sci nordico e camminata con racchetta) a cura di Special Olympics Italia, l’Associazione Benemerita del Coni, riconosciuta anche dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO), che da oltre 20 anni realizza un programma internazionale di allenamenti e competizioni atletiche rivolto esclusivamente a soggetti con ritardo mentale. Un’importante occasione per rilanciare il Matese al di fuori dei confini regionali e, nel contempo, una testimonianza dell’attenzione riservata ai disabili che sicuramente farà accendere i riflettori nazionali sulle straordinarie bellezze naturali del Matese. Quest’anno i Giochi si svolgeranno a marzo a Livigno, dove una delegazione di Castello del Matese ritirerà la fiamma olimpica per mantenerla accesa fino al prossimo anno quando, per la prima volta, i Giochi Invernali Nazionali si terranno nel Sud Italia, con la scelta ricaduta su Castello del Matese ma che, come ha spiegato il sindaco Montone, “deve vedere impegnati tutti i comuni del Matese per lavorare insieme e far emergere questo territorio, attraverso l’organizzazione capillare del servizio di ospitalità che dovrà vedere ogni comune accogliere durante i Giochi una delegazione di disabili provenienti dalle varie regioni d’Italia e curare l’ospitalità dei singoli gruppi, perché Castello da sola non può certamente fare tutto da sola né vuole farlo, ritenendo necessario il contributo dell’intero territorio.”