“La tragica morte del poliziotto a Catania è il doloroso epilogo di una settimana iniziata altrettanto tristemente”. Il presidente dell’Aversa Normanna Giovanni Spezzaferri commenta così i drammatici eventi che hanno costretto il mondo del calcio a fermasi nella giornata di domani. “La morte in Calabria di un dirigente che con passione, e forse rimettendoci anche dei soldi, seguiva la sua squadra seconda categoria ci doveva far riflettere su dove sta andando questo calcio, i suoi eccessi, le sue intemperanze. Forse dovevamo fermarci già allora. Abbiamo assistito impotenti agli scontri in Cavese-Taranto ed anche al folle gesto di uno sconsiderato che ha colpito il guardalinee Cesario con un tamburo, durante la partita da noi giocata contro lo Sporting Genzano. Episodi legati ad un unico filo conduttore: una violenza inaudita durante uno degli spettacoli più belli del mondo. Tutto ciò ha un prezzo che si è pagato in termini di vite umane ed immagine offuscata delle società di calcio e delle città. Ad esempio, tornado all’episodio di Genzano, la dirigenza ed il presidente dello Sporting, che ringrazio pubblicamente, si sono comportati nei nostri confronti con la massima disponibilità e gentilezza. Il gesto di un singolo, seppur grave, non può ricadere totalmente su coloro che cercano di creare le condizioni per un calcio privo di ogni tipo di violenza. Insomma, la severità ci deve essere soprattutto verso chi si macchia di tali reati, verso chi va allo stadio per fare guerriglia urbana, verso chi, purtroppo, ci va per uccidere”.