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Deferiti Conte (Juventus) e De Laurentiis (Napoli) dal Procuratore federale

Napoli - Il Procuratore federale ha deferito oggi alla Commissione Disciplinare Nazionale Aurelio De Laurentiis, Presidente e Amministratore delegato del Napoli, Antonio Conte, tecnico della Juventus, e Giuseppe Iodice, segretario della Nocerina...

Il Procuratore federale ha deferito oggi alla Commissione Disciplinare Nazionale Aurelio De Laurentiis, Presidente e Amministratore delegato del Napoli, Antonio Conte, tecnico della Juventus, e Giuseppe Iodice, segretario della Nocerina. Deferito il Napoli per responsabilità diretta e Juventus e Nocerina per responsabilità oggettiva. E' stato deferito anche il calciatore Cristian Bertani.
Due i deferimenti ascritti al Presidente del club partenopeo: il primo "per aver dato disposizione di non far partecipare la propria squadra alla cerimonia di premiazione della Supercoppa di Lega 2012-13, e per aver espresso pubblicamente rilievi atti a ledere il prestigio del Direttore di Gara"; il secondo "per avere, presso la sede della Lega Calcio, in occasione del Consiglio di Lega del 4 luglio 2012, proferito espressioni offensive nei confronti dei giornalisti presenti e minacciose nei confronti del giornalista Andrea Longoni".Il procedimento nei confronti del tecnico bianconero ha origine invece dalla conferenza stampa del 23 agosto, successiva alla sentenza emessa dalla Corte di Giustizia Federale sul calcio scommesse: a Conte viene contestato di avere espresso in quell'occasione "giudizi e rilievi lesivi della reputazione e dell'operato degli Organi di Giustizia Sportiva, adombrando dubbi sulla imparzialità delle decisioni rese e sull'operato dell'Ufficio della Procura Federale".
Cristian Bertani è stato deferito per avere espresso attraverso le dichiarazioni rilasciate e pubblicate su un organo di stampa lo scorso 11 agosto "giudizi e rilievi gravemente lesivi della reputazione di persone e di organismi operanti nell'ambito del FIGC, per aver ingiuriato il Procuratore Federale e per aver adombrato dubbi sull'imparzialità di quest'ultimo e dei componenti gli Organi della Giustizia Sportiva".A Iodice, infine, è stato contestato di "aver violato i doveri di correttezza, lealtà e probità esprimendo, mediante dichiarazioni rese in pubblico, durante la riunione-udienza del 31 maggio 2012, giudizi lesivi della reputazione della Commissione Disciplinare Nazionale della FIGC".

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