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Il viaggio di Dario: su e giù per l'Italia in Vespa tra gusto e paesaggi mozzafiato | FOTO

Il 31enne di Aversa ha percorso lo Stivale in 8 giorni: "Esperienza ricca di emozioni mai provate. I sorrisi delle persone li porterò sempre con me"

Ha fatto su e giù per l'Italia a bordo della sua Vespa. Un viaggio on the road tra gusto, natura e bellezze dello stivale da Rozzano, in provincia di Milano, ad Aversa e ritorno. Protagonista del tour Dario Mangiacapra, 31 anni di Aversa ed autista Atm nel Capoluogo lombardo. 

Un viaggio di 9 giorni all'insegna dell'avventura. "Mancavano diversi giorni prima delle vacanze programmate in Grecia e così ho deciso di prendere la mia Vespa e partire - racconta a CasertaNews - Ho comprato tenda e materassino, ho fatto i bagagli e sono partito". Quando ha acceso il motore Dario non sapeva dove andare, Costa Azzurra o tornare ad Aversa. Un dubbio durato meno di un batter di ciglio. "Il richiamo della mamma è stato più forte", ci dice.

E allora via. Prima tappa Recco, in Liguria. "Qui ho potuto assaggiare la tipica focaccia che è sofficissima e servita con un formaggio tipico. Davvero buonissima". Poi tanta arte e natura nel suo itinerario da Pisa a Firenze: "Non c'ero mai stato, sembra un disegno reale", passando poi per i Bagni di San Filippo, le Terme di Saturnia ed Ostia fino a casa, ad Aversa. Niente di predefinito, quasi un vagabondare istintivo "fatto sulla percezione del momento. Leggevo un cartello stradale e mi dirigevo sull'ispirazione del momento". 

Il viaggio di Dario Mangiacapra

E dopo una lunga sosta a casa, Dario è ripartito e se la prima parte del viaggio è stata tra mare e colline il ritorno è quasi tutto in salita, in montagna: Roccaraso, Castel di Sangro, L'Aquila, Campo Imperatore, Assisi, Perugia, Monte Carpegna, San Marino, Tavullia e Coriano - "sono i paesi di Valentino Rossi e Marco Simoncelli" - Chioggia, Venezia, Treviso, Cortina d'Ampezzo, Trento fino al rientro a Milano. "Nel viaggio di ritorno ho visto paesaggi mozzafiato. E' stato emozionante anche vedere come la mia Vespa non mostrasse segni di cedimento nonostante vere e proprie scalate fino anche a duemila metri", dice. Ma non solo cibo e bellezza. Dario ha potuto apprezzare il calore delle persone che lo hanno sostenuto durante il tragitto: "strappavo sorrisi spontanei alle persone ed ai motociclisti, increduli nel vedermi passare - dice - È stato bello portare un po' di gioia  sulle loro facce per quel piccolo grande istante".

Quello di Dario è un sogno che si realizza: "Sin dal primo giorno che ho visto una Vespa passare a tutto gas con il rombo del motore al limite che chiamava le altre marce da inserire - spiega - Per me era solo un desiderio che vedevo con occhi da ragazzino poter possederne una e magari chissà... un giorno farci anche un bel viaggio. Ed eccomi qui che quel piccolo grande sogno che vivevo nel mio inconscio è diventato realtà". 

Un'eperienza ricca di "emozioni e sensazioni nuove mai provate e vissute sino ad oggi - svela - Sentire il rombo del motore il vento nei capelli, vedere il sole tramontare nel mare sono fattori che permettono di isolarti da tutto e tutti e vivere quell'istante come se fosse unico ogni volta. E si crea un feeling di sintonia tra te e la Vespa perché anche loro hanno un'anima. Di questo viaggio mi porterò dentro tutto. E' stata una bellissima esperienza", conclude.

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