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Dal sogno di una coppia ai fantastici murales: la magia del borgo di Valogno

Giovanni e Dora hanno fatto rinascere questa piccola frazione: oggi è anche meta turistica

Un borgo coloratissimo, una 'perla' nel casertano che purtroppo ancora pochissimi conoscono. Stiamo parlando di Valogno, in passato addirittura chiamato il "Borgo fantasma". Vi state chiedendo perché? Bene, nel 1956 più della metà della popolazione che lo abitava (poco più di 500 anime) migrò verso altri paesi come il Belgio e Germania, in cerca di lavoro e da quel momento nessuno è mai più tornato.

Tranne una coppia, Giovanni e Dora, nati proprio a Valogno. Tornano per un motivo personale e con un sogno. Psicologo lui e impiegata lei, andarono via da Valogno per trasferirsi a Roma: la scelta di tornare è  dovuta alla scoperta della malattia del figlio diagnosticata ad appena 4 anni. Allontanarsi dalla grande città e dal caos per tornare in un luogo tranquillo, per trovare la serenità perduta.

Ed è proprio in quel momento che nasce il progetto-sogno chiamato: "I colori del grigio" e lo autofinanziano. Il progetto consiste nella rinascita di Valogno, e nell'inondare di colori quel borgo che stava per scomparire del tutto (appena 100 abitanti vi erano rimasti). Ed ecco che Valogno si riempie di esattamente 42 murales e un mare di colori, gli viene restituita la vita, il colore e anche l'anima, un po' come la fenice che rinasce dalle proprie ceneri. Ciò aiuta anche i pochi abitanti a riacquistare la speranza persa con gli anni, aiutandoli a uscire da una situazione buia e grigia. 

Valogno quindi è la rinascita di tutti gli abitanti e di questa straordinaria famiglia, e grazie ai murales diventa anche una meta per i turisti. Quando arrivi in quel piccolo borgo tutto colorato, la gente del posto ti accoglie con un sorriso, è tutta la gentilezza che li rappresenta.

Passeggiando per le viuzze del Borgo potete ammirare in ogni angolo un murales diverso. In cima al paese c'è il murales che raffigura "L'Albero della vita" dove esprimere un desiderio toccando il murales è d'obbligo, i colori che lo rappresentano (bianco, oro e blu) danno un senso di pace.

Murales borgo Valogno

Scendendo potete ammirare Valogno raffigurata da favole, vascelli incantati, di libri e si favole, di fate di eroi e di briganti. Ma non solo perché ci sono anche di spaccati della vita di campagna, di storia e di frammenti di antichi pensieri. Appena si entra nel Borgo si può ammirare un murales gigante di Frida Kahlo e uno di benvenuto, più in là uno dell'Unità d'Italia.

I murales non hanno una continuità ne un racconto, ma il colore vi aiuterà ad entrare in un mondo incantato. Incontrerete tante persone anziane che vi indicheranno a scoprire il paese. Grazie a questo progetto proprio loro hanno ritrovato il piacere della compagnia. Non vi stupite se vi invitano ad entrare: per voi non sarà normale per loro invece si, non rifiutate si offenderanno altrimenti.

Valogno è anche conosciuto come il paese delle "porte aperte", perche durante le visite guidate i residenti aprono le loro case e offrono il pranzo.

Per mangiare c'è solo un piccolo ristorantino, dove cucinano delizie del posto e dove potete assaporare il Falerno del Massico, un vino della zona, oppure bere una grappa accompagnata da dei taralli.

Ma Valogno non è solo murales, se abbassate lo sguardo durante la passeggiata, scoverete delle sculture nella pietra, come il presepe, il gallo e un cane. E con questo lascio alla vostra curiosità l'istinto di visitarlo, perché ne vale veramente la pena. Valogno è un borgo tutto da scoprire, e potete viaggiare con l'immaginazione inventando tante storie soprattutto per i bimbi.

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