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La truffa del ‘Green pass’ su WhatsApp: ecco come funziona

La polizia postale mette in guardia tutti i cittadini

La polizia postale mette in guardia tutti i cittadini per la truffa sul green pass che arriva su WhatsApp. Il raggiro, messo in piedi alcune settimane fa, è tornato prepotentemente in voga dopo che il governo Draghi ha introdotto l'obbligatorietà del certificato per accedere a numerosi servizi, a partire da venerdì 6 agosto. La truffa è stata ideata per entrare in possesso di dati personali e coordinate bancarie. Ecco come riconoscere la truffa.

La truffa un messaggio su WhatsApp

Il testo del messaggio su WhatsApp dice: "In questo link puoi scaricare il certificato verde Green Pass COVID-19 che ti permette liberamente di muoverti in tutta Italia senza mascherina". Una volta (malauguratamente) cliccato sul link, l'utente accede a una finta pagina istituzionale dove ci sono loghi contraffatti molto simili agli originali. Nella pagina viene chiesto di inserire i propri dati personali e bancari, utilizzati poi con scopi fraudolenti.

Gli altri canali delle truffe

Oltre al canale WhatsApp, altre truffe stanno circolando via email, e sarebbero già in vendita - sul dark web - green pass contraffatti, al costo di circa cento euro. La raccomandazione è quella di scaricare il certificato solo in uno dei metodi ufficiali dichiarati dal governo, e non certo su WhatsApp. Ricordiamo che il testo dell'sms con il certificato dice: "Certificazione verde Covid-19 di **** disponibile. Usa AUTHCODE ************ e Tessera sanitaria su www.dgc.gov.it o App Immuni o attendi notifica su App IO". Qualsiasi messaggio ritenuto sospetto deve essere segnalato sul portale della polizia postale al seguente indirizzo: www.commissariatodips.it.

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