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Dai post sui social alla nuova legge in Parlamento: la storia del 'Tam Tam basket' tra sogni e speranze

Al Jazeera ha realizzato un documentario sulla squadra di basket nata a Castel Volturno e composta da figli di immigrati

A volte i sogni si realizzano prendendo forme inaspettate. Come quelle di una palla a spicchi o di una retina bucata. Un sogno che ha aperto le menti, ma soprattutto i cuori, nel solco di quello che rappresenta il vero significato della parola “comunità”.

Un passo dietro l’altro, uno di fianco all’altro: così il ‘fenomeno Tam Tam’ è salito alla ribalta delle cronache nazionali, attirando su di sé l’attenzione di tutti: partita dai post sui social di un ‘folle sportivo’ come coach Massimo Antonelli, che ha pensato di poter cambiare la storia (e leggi) a colpi di post sui social. E ci è riuscito.

Una squadra di basket formata da tutti ragazzi nati in Italia ma che per la legge italiana sono stranieri: questa è la storia del ‘Tam Tam Basket’, diventata una documentario realizzato da ‘Al Jazeera’.

Un progetto che era nato sotto tutta un’altra stella. Perché, come ammette lo stesso coach (che ha alle spalle una lunga carriera nel basket tra Bologna, Mestre e Napoli), “io ero andato nelle scuole di Castel Volturno ed avevo avvicinato 31 ragazzi, 14 italiani e 17 figli di immigrati. Ma agli allenamenti si sono presentati solo quest’ultimi. Forse era un disegno divino che questo progetto fosse rivolto a loro”. Il gruppo è partito e poi si è allargato col passare delle settimane, grazie al “tam tam fatto dagli stessi ragazzi coi loro amici”.

E così quella che era l’idea basata sulla “Giving back philosophy”, cioè quello di dare qualcosa ad mondo nel quale siamo cresciuti è diventata altro”. Una storia di speranza, di lotta. Come quella che è stata combattuta contro lo Stato italiano che aveva bloccato l’iscrizione al campionato federale perché i ragazzi erano considerati tutti stranieri (in quanto figli di immigrati, pur essendo nati in Italia). Una battaglia fatta propria dal parlamentare Michele Anzaldi che è riuscito ad ampliare il ‘caso mediatico’ che era già scoppiato fino a fargli vacare le porte del Parlamento.

E’ stato raggiunto così il vero obiettivo: dare un sogno ed una speranza a tanti ragazzi che vivono tra mille difficoltà. Con un orgoglio speciale per chi vive in provincia di Caserta e conosce bene la realtà di Castel Volturno: quello di aver fatto sentire la voce di chi vive in uno dei luoghi più abbandonati di tutta Italia.

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