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Dallo stilista al viaggio nel mondo: la storia del 'Roccobabà'

Eccellenza di Casal di Principe nato dalla maestria della famiglia Goglia

Casal di Principe, terra di eccellenze. Una di queste è la pasticceria ‘Emilio il Pasticciere’, unica sede in una piccola stradina della città, a poca distanza dall’uscita Casal di Principe sulla Nola-Villa Literno. E’ inutile tirare per le lunghe: Nicola Goglia, il titolare di un’azienda decennale, è il papà del ‘Roccobabà’, quello che è diventato con il passare degli anni uno dei dolci più amati non solamente nell’agro aversano ma in tutta la Regione Campania e in tutta Italia. Goglia è stato premiato anche con il ‘Leone d’Oro’ a Venezia, oggi mira a oltrepassare l’Oceano per portare un prodotto di Terra di Lavoro in tutto il mondo.

La storia

Era il 1998 quando il papà di Nicola, Emilio (appunto il nome della pasticceria), partendo dal babà inventò questo nuovo dolce partendo dall’esigenza di rispondere al cambiamento dei gusti dei suoi clienti. Ne nasce una versione semifredda, con l’aggiunta di gelato e glassatura con cioccolato e panna. All’inizio si chiamava semplicemente ‘Babà semifreddo al cioccolato’. Poi fu provato, intorno al 2000, dal celebre designer di moda, Rocco Barocco, che dopo averlo assaggiato se ne innamorò perdutamente. Tanto da portarlo alla ‘Vita in Diretta’ mettendo il suo nome: da lì nasce il ‘Roccobabà’.

Due giorni per produrlo e la versione ‘mini’

E’ inutile nascondere che il Roccobabà rimane il cavallo di battaglia della pasticceria (che ovviamente produce anche tantissimi altri dolci). Da alcuni anni si sta producendo anche in versione monoporzione di 120 grammi (mentre le torte sono di almeno un chilo). Ci vogliono circa 2 giorni per produrlo: il primo per l’impasto, la lievitazione e la cottura del babà che si trova all’interno; il secondo giorno per il bagno nel rhum, la farcitura e il glassaggio.

Il simbolo della città

Ci sono stati anche dei momenti difficili, come quelli caratterizzate dalle triste vicende che hanno ‘colpito’ la città di Casal di Principe. I clienti comunque non sono mai mancati, e se ci si trova di passaggio “a Casale – disse qualche anno fa Goglia - ci si ferma sempre da Emilio Il Pasticciere per il suo Roccobabà. A Napoli c’è il mare, a Caserta c’è la Reggia. Qui non c’è niente dal punto di vista naturalistico da visitare, ma qui a Casale si viene per la buona nomea del nostro dolce, e questa cosa ci riempie di orgoglio”.

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