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Quando si prepara il presepe?

La storia del simbolo per eccellenza del Natale che ha radici nel Medioevo

Con la prima domenica d’Avvento, che quest’anno è capitata proprio il primo di dicembre, da oggi il clima natalizio si farà sempre più sentire. È vero, il Natale è una festa magica: luci, addobbi e tante leccornie da consumare in famiglia e con gli amici, ma l’atmosfera così fiabesca di questi giorni non deve ingannarci e far sviare l’attenzione dalla vera celebrazione di questa ricorrenza:  la nascita di Gesù Bambino.

Il Natale, infatti, è una festività cristiana e, come tutte le altre, ha dei simboli e delle tradizioni. Una di queste è la preparazione del prese o presepio, come dir si voglia!

Si tratta della rappresentazione della natività, che nel mondo cristiano ha avuto origini in epoca medievale proprio in Italia, usanza che poi si è diffusa in tutti i Paesi cattolici del mondo. Il presepe tradizionale è dunque una composizione plastica della natività di Gesù che viene allestita solo nel periodo di Natale, proprio per rievocare i versetti dell’infanzia dei vangeli di Matteo e di Luca che riportano la nascita di Cristo avvenuta a Betlemme nel periodo del re Erode.

Il presepe si compone così di alcuni elementi essenziali: la grotta o la capanna, la mangiatoia dov'è posto Gesù Bambino, i due genitori, Giuseppe e Maria, i magi, i pastori, le pecore, il bue e l'asinello e gli angeli.

Origini del presepe

La prima rappresentazione della natività risale nel 1223 all’epoca di San Francesco d’Assisi e avvenne a Greccio, in provincia di Rieti. È Tommaso da Celano, cronista della vita di San Francesco a descriverne la scena. Sappiamo che Francesco era reduce da un viaggio in Palestina e colpito dalla città di Betlemme, decise di rievocare la natività a Greccio perché questo paese lo riteneva molto simile a quello palestinese.

Il primo presepe vivente però non era proprio uguale a quello che mettiamo in scena o prepariamo noi oggi: nella grotta solo la mangiatoia, il bue e l’asinello; niente Maria, Giuseppe e Gesù Bambino, ma un altare removibile sul quale venne celebrata la messa.

Da quel momento si diffuse la pratica del presepio e anche le chiese si adoperarono a prepararlo in occasione del Natale utilizzando statuine ed elementi tratti dall’ambiente naturale, come il terreno, il fieno, l’acqua e il muschio. Il presepe poi giunse anche nel Regno di

Napoli nel XVI secolo e successivamente le famiglie nobiliari, in occasione della festività, lo allestivano nelle proprie case come soprammobile, ma è verso la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, che entrerà nelle case dei borghesi e poi del popolo, diventando così il simbolo principale intorno al quale ruotano le festività natalizie.

Quando preparare il presepe?

Come tutti gli allestimenti natalizi, anche per il presepe non c’è una data precisa. Diciamo che con l’Avvento, cioè la preparazione alla venuta di Gesù, per i cristiani  si inaugura il periodo natalizio, con l’accensione di una delle quattro candele, come quattro sono le domeniche che precedono la festività del Natale e cioè della nascita di Cristo. Quindi, la maggior parte dei fedeli è proprio da oggi che ha iniziato ad addobbare le proprie case e così anche a preparare il presepe. Altri, invece, aspettano l’8 dicembre, cioè il festivo che celebra l’Immacolata Concezione: la maggior parte delle persone, infatti, non va al lavoro e di conseguenza, riunitasi in famiglia, ama dedicarsi agli addobbi e agli allestimenti in casa. 

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