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Natale è dietro l'angolo: quando si prepara l'albero?

C'è chi inizia con gli addobbi a novembre e chi, invece, si dice tradizionalista e aspetta il mese di dicembre per addobbare l'albero di Natale. Ma qual è la data giusta per allestito?

Ebbene sì, il Natale è alle porte, ma nonostante manchi poco più di un mese al fatidico giorno, è già possibile vedere giardini e case addobbati con luci scintillanti e colorate. Negozi, bar, supermercati e botteghe, già hanno creato l’atmosfera natalizia e sicuramente anche a te sarà venuta la voglia di preparare l’albero di Natale, ma ti sarai fatto chissà quante domande del tipo: quando si fa l’albero di Natale? Non è un po’ presto se lo faccio ora? Non sarebbe meglio aspettare il mese di dicembre?

In realtà, a queste domande, non hai trovato una risposta concreta capace di far sparire in un battito di ciglia tutti i tuoi dubbi.

Allora, vuoi davvero sapere quand’è che si deve preparare l’albero di Natale?

Forse rimarrai un po’ deluso quando ti diremo, che non c’è una data specifica per preparare l’albero di Natale, anche se in Italia si è legati ad alcuni giorni particolari. Partiamo con il fare chiarezza, che non è scritto in nessun libro che l’albero, stando alla tradizione cattolica, si debba fare l’8 dicembre. Prima di tutto non ci sono testimonianze poiché l’albero di Natale non appartiene alla simbologia cristiana del Natale, o almeno non è invenzione di questa religione, ma è un simbolo pagano, che è stato integrato in un secondo momento nella nostra tradizione e che, ormai da anni, sembra aver addirittura superato come simbolo del Natale il tradizionale presepe.

Quindi, nessun “secondo la tradizione cristiana l’albero si deve preparare l’8 di dicembre”, perché non c’è nessuna tradizione cristiana che faccia riferimento all’albero di Natale. Detto questo però, perché in Italia, anche i cattolici preparano l’albero di Natale?

Albero come simbolo della vita

In realtà, l'immagine dell'albero come simbolo della vita ha origini molto antiche e trova riscontri in diverse religioni. È dal IV millenio a.C. con le popolazioni Germaniche che si incominciò a decorare gli alberi, o  meglio gli abeti, con nastri e oggetti colorati, fiaccole, piccole campane, animaletti votivi; poi si passò ai simboli del Sole, della Luna, dei Pianeti e delle stelle. Questi alberi erano consacrati alla divinità Odino e l'abitudine che era dei germani fu trasferita prima ai Celti, poi ai Vichinghi e infine ai Romani, che usavano decorare le loro case con rami di pino durante le Calende di gennaio.

Con l'avvento del Cristianesimo l'uso dell'albero di Natale si affermò anche nelle tradizioni cristiane, anche se la Chiesa delle origini ne vietò l'uso sostituendolo con l'agrifoglio, per simboleggiare con le spine la corona di Cristo e con le bacche le gocce di sangue versate.

L'abete, sin dall'epoca egizia è stato posto in relazione con la nascita del dio di Biblo, dai Greci fu consacrato ad Artemide, protettrice delle nascite e sempre dai Greci era ritenuto simbolo della rinascita rappresentata dal nuovo anno. Sarà poi venerato dai popoli dell'Asia settentrionale e, in particolare, dai Celti e dai Germani che lo associavano alla nascita del fanciullo divino e a sua volta alla festività del solstizio invernale. Per il Cristianesimo l'abete diventò simbolo di Cristo e della sua immortalità.

In Italia, la prima ad addobbare un albero di Natale fu la regina Margherita nella seconda metà dell'Ottocento e da lei la moda si diffuse velocemente in tutto il Paese: non a caso l'albero di Natale è una delle poche tradizioni straniere ad essere arrivate in Italia prima della sua diffusione, di tipo più consumistico, del secondo dopoguerra. Ma è soprattutto con papa Giovanni Paolo II che l’albero è entrato nelle case dei cattolici, dal momento in cui fece allestire un grande albero di Natale a piazza San Pietro a Roma, luogo che è il cuore del Cattolicesimo mondiale. In questo modo l’albero di Natale è diventato per i cattolici il legno della croce di Cristo che ha redento il mondo e solo di recente può dirsi entrato a far parte della simbologia cristiana del Natale.

Quando bisogna preparare l'albero di Natale?

Come anticipato, non esiste una data precisa per preparare l’albero di Natale, così come per addobbare la vostra casa, anche se in Italia ci sono delle date, a seconda dei paesi di appartenenza, che sono più sentite rispetto ad altre. Chi ama davvero tanto la magia del Natale, non si fa problemi e di certo non aspetta il mese di dicembre per addobbare l’albero! C’è chi inizia con gli addobbi già a novembre: queste sono le persone che seguono la moda che è degli americani di New York, che addobbano l’albero di Natale in occasione del giorno del Ringraziamento che cade nel quarto giovedì di novembre.

A Bari l’albero di Natale si prepara in occasione della festa del santo patrono, San Nicola di Bari che cade il 6 di dicembre; mentre a Milano, secondo la tradizione meneghina, l’albero di Natale si prepara in anticipo rispetto a quella che è la tradizione cattolica e cioè il 7 dicembre in occasione di Sant’Ambrogio patrono del capoluogo della città lombarda.

Stando invece alla tradizione cattolica le date simbolo sono per lo più 2:

- la prima domenica d'Avvento (capita sempre agli inizi di dicembre) che è il periodo fatto di quattro settimane che precede il Natale e nel quale si medita sulla venuta di Cristo;

- l’8 di dicembre, il giorno dedicato all’Immacolata concezione, ossia Maria preservata dal peccato originale in quanto la donna che concepirà Cristo.

Cattolico o no, dunque, se anche tu ami la magia del Natale, non lasciarti immobilizzare da false tradizioni e dai libero sfogo alla tua creatività, anche perché si dice che chi si anticipa negli addobbi dil Natale, sembra essere una persona più felice! Daltronde, il Natale con i suoi colori, le sue luci e il suo significato, rasserena un po' gli animi di tutti. 

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