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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Dopo le mascherine le detenute del carcere realizzano portachiavi

Il progetto della sartoria prende sempre più piede e si apre al pubblico: "Così sentono maggiore contatto con l'esterno"

La sartoria del carcere, dove lavorano detenuti e detenute, apre al pubblico. E' possibile, infatti, prenotare piccoli regali (ad esempio mascherine o portachiavi) realizzati dalle detenute per eventi speciali.

Ad annunciarlo è la garante provinciale dei detenuti Emanuela Belcuore che spiega: "Io stessa mi sono rivolta a loro per realizzare dei cadeaux che darò ai miei ospiti a Villa D'Angelo Santa Caterina nel giorno del mio compleanno", il 20 gennaio. Per l'occasione "otto detenute che prendono parte al progetto della sartoria hanno cucito dei portachiavi in pelle. Ho pagato loro le giornate di lavoro e loro hanno guadagnato qualcosa". 

Un modo per arricchire le commesse che comunque già ci sono. "Fanno prevalentemente lavori ministeriali - prosegue la garante - Ad esempio le donne hanno realizzato le mascherine contro la violenza sulle donne che poi sono diventate famose perché indossate da tante donne dello spettacolo. Gli uomini, invece, realizzano camicie per gli agenti. Il progetto della sartoria sta funzionando bene e per questo sarebbe utile anche per loro sentire un maggiore contatto con l'esterno con commesse da parte dei cittadini". 

Farlo è semplice, almeno a detta della garante Belcuore. "Basta inviare una mail alla direzione del carcere che poi provvede a mettere in contatto con la referente del progetto", conclude. 

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