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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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La pizza casertana sbanca sul 'New York Times' tra treni di latta e strade in rovina

Pepe in Grani ed I Masanielli conquistano la reporter: "Come la Reggia è più di quanto i sensi potessero comprendere"

Da "Pepe in Grani" a "I Masanielli" tra treni che sembrano "un giocattolo di latta" e strade "in rovinata" ridotte a "striscia commerciale di fascia bassa senza fascino". E' il quadro che dipinge il prestigioso New York Times che ha inserito ben due pizzerie casertane (su tre totali) nel suo "Pellegrinaggio della pizza in Campania".

Un viaggio di gusto e non solo partito da Concettina ai Tre Santi a Napoli e che si è concluso con la doppia tappa casertana, prima Caiazzo e poi Caserta con la pizza di Martucci paragonata alla Reggia e definita proprio alla pari del palazzo reale un'altra "maestosa anomalia" rispetto al resto. 

La pizza casertana, dunque, conquista i palati anche d'oltreoceano. Nel suo reportage, Laura Rysman ha raggiunto Caiazzo a bordo di "un treno a carrozza singola che sembra un giocattolo di latta". Ma una volta entrata nel locale di Franco Pepe la musica cambia. "La pizza è sempre stata considerata un fast food - ha detto il maestro Pepe al Times - Ma questa è pizza slow food. "Sapevamo tutto sull'impasto ma avevamo molto da imparare su ingredienti e ricette". 

"Materie prime superbe, cucina di alto artigianato, ricette ripensate. Il signor Pepe, un tempo assistente adolescente del padre pizzaiolo, ha rilevato la pizzeria con i fratelli alla morte del padre, ma si è separato dai fratelli nel 2012, ricostruendo un rudere di Caiazzo del 18° secolo come proprio ristorante dove avrebbe potuto coltivare la sua esigente ideologia della pizza", è il commento della corrispondente del quotidiano della Grande Mela.

Il giorno successivo, Laura Rysman arriva nel Capoluogo. "Il suo viale principale rovinato è diventato una striscia commerciale di fascia bassa senza fascino - si legge sul Times - eppure lungo questa strada si trova una meraviglia-anomalia incredibilmente maestosa. Una delle grandi meraviglie storiche tra le tante bellezze d'Italia, la settecentesca Reggia di Caserta - la risposta barocca napoletana del re di Borbone Carlo a Versailles - è tra le più grandi residenze reali mai costruite: 1.200 stanze di divinità più dorate e affreschi araldici di i sensi possono comprendere, affiancato da 300 acri di terreno ben curato, tra cui un giardino all'inglese con piante dell'intero mondo conosciuto". 

Senza perdere la sua mission Rysman è ospite di Francesco Martucci. "All'inizio ero considerato un eretico per le mie tecniche, per i miei condimenti e per il mio approccio alla pizza - spiega Martucci al NY Times - Ma sapevo che usando estrema qualità e creatività, avrei potuto creare qualcosa di tutto mio. Questa è alta cucina applicata alla pizza". Dopo l'assaggio la reporter commenta "Come la Reggia di Caserta, era tutto più di quanto i sensi potessero comprendere".

Insomma, la pizza gourmet si conferma un'eccellenza casertana di livello mondiale. Vien da dire: "peccato per il contorno".


 

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