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Maria Raucci compie 100 anni e ricorda la storia vista da vicino

"Al referendum votai per la monarchia". Poi i tanti aneddoti su Giovanni Paolo II

"Al referendum per la Repubblica e la monarchia, il due giugno del 1946, votai per la monarchia. Volevo bene al Re, ma la Repubblica è stata una bella cosa. Col senno di poi, una scelta giusta la Repubblica". Maria Raucci, 100 anni, capodrisana purosangue, nata il 7 giugno 1923 in casa a Capodrise, moglie dell’avvocato Antonio e madre di due avvocati: Rosanna, a lungo consigliere e vicepresidente dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere, e Luigi, avvocato a Milano, oltre che della professoressa Angela. Maria è arrivata in gran forma all’appuntamento con i cento anni in compagnia del sindaco di Capodrise, Vincenzo Negro; e del simpatico parroco di Capodrise, don Giuseppe Di Bernardo.

E ovviamente dei figli, con mogli e mariti: Marco di Angela e Marisa di Luigi; dei nipoti: Alessandro e Antonella; e degli amici e concittadini che stanno facendo la fila per andare a trovarla. "Quando Aldo Moro fu rapito – racconta, con la mente ancora lucida – Luigi si stava laureando. Era il sedici marzo 1978. Appena usciti dall’Università a Napoli cercammo un televisore per avere notizie".

"Nel giorno del centesimo compleanno – ha scritto l’Amministrazione comunale sulla targa che le ha consegnato il sindaco Vincenzo Negro – I migliori auguri per il raggiungimento di questo splendido traguardo". Nonna Maria ricorda bene anche tutte le vicissitudini di Giovanni Paolo II: lo chiama il Papa polacco. "Mi ricordo bene – conclude – come era malato e l’apprensione per la sua morte il 2 aprile 2005. Era tanto malato ma gli volevamo bene perché soffriva per noi".

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