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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Il pizzaiolo casertano si confessa: “La malattia di mio padre ha cambiato la mia vita”

Lioniello racconta la sua storia: "Dopo il primo fallimento ho odiato il mondo della ristorazione". Poi la svolta al campionato mondiale e la nuova pizzeria diventata riferimento per gli appassionati

Dalla prima pizzeria a taglio al diventare un riferimento dell'arte bianca. E' la storia di Salvatore Lioniello, dell'omonima pizzeria di Succivo, che ha condensato la sua vita in un post su Facebook.

Una storia imprenditoriale che ha vissuto gioie ed anche momenti difficili. A partire dal 2010 quando il padre gli aprì la prima pizzetteria fallita in poco più di un anno. "Un'esperienza bruttissima che mi fece odiare tutto della ristorazione e del suo mondo", ricorda. 

Poi nel maggio 2012 una nuova prova difficile. "Dovetti sostituire mio padre che purtroppo si ammalò di leucemia, inizialmente lo facevo solo per aiutare la mia famiglia e far in modo di farlo stare tranquillo per cercare di togliergli dalla testa più pensieri e problemi possibile - racconta Lioniello - Mio padre era ricoverato a Genova e  non solo doveva combattere contro un brutto male ma stava anche tanto in pensiero per me e mio fratello data la nostra poca professionalità verso il settore ma soprattuto per l'arte bianca". Anni difficili in cui "la mattina andavo a lavorare nell'edilizia e la sera stavo in pizzeria, sacrifici fatti con cuore e speranza che purtroppo però nel 2014 andò a mancare - scrive Lioniello - Ci crollò il mondo addosso per la prima volta, quella speranza purtroppo ci cadde davanti agli occhi perché il mio più grande eroe non riuscì a vincere la sua guerra e venne a mancare".

Fu a quel punto che decise di scegliere un solo lavoro ed prendersi "quella rivincita che purtroppo nostro padre non riuscì a vedere". Salvatore così, a due mesi dalla scomparsa del papà, si iscrisse al campionato mondiale con una pizza dedicata proprio al padre. "Quel campionato lo vinsi io e fu un qualcosa di meraviglioso che mi riaccese di nuovo quella fiamma dentro pronta a bruciare - prosegue - Quando tornai a casa decidemmo di rinnovare la pizzeria togliendo i forni elettrici e mettendo quelli a legna, costruii il mio forno con l'aiuto di mio fratello e qualche mio zio e nelle prime prove in un lontano settembre 2014 provammo a fare una pizza con un cornicione più pronunciato e gli dissi a mio fratello: Michè questa si chiamerà Diversamente Napoletana". 

Una storia che Lioniello ha raccontato anche in un libro "Per sfortuna o per caso. Come l'arte bianca mi ha cambiato la vita", disponibile in libreria e su Amazon. 

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