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Martedì, 16 Aprile 2024
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A 15 anni scrive una lettera di lode per le forze dell'ordine: "Sogno di diventare un poliziotto"

Umberto, studente del liceo, spiega il motivo del suo gesto: "Troppe volte sono aggrediti, ma senza di loro come faremmo?"

Una lettera scritta a sostegno di tutti i poliziotti e carabinieri affidata ad un social con un ringraziamento da quindicenne ora e da “collega” un domani. Un piccolo gesto pieno di ammirazione e riconoscenza verso gli uomini e donne in divisa di Umberto, un giovane studente di Curti aspirante poliziotto.

Un amore verso le divise ereditato dalle proprie radici familiari e che è maturato con passione nel corso dei suoi quindici anni Umberto è uno studente che frequenta il secondo anno di Liceo classico di Santa Maria Capua Vetere, che pratica arti marziali, che da 9 anni frequenta gli scout.

Un ragazzo semplice con una forte aspirazione: quella di diventare un poliziotto. "Se potessi indossare la divisa da poliziotto ed esserlo per un solo giorno ne sarei felice" - racconta a CasertaNews l'aspirante agente spiegando le motivazioni della lettera affidata al social network - Ho scritto quella lettera perché vorrei che ci fosse un maggior rispetto per le persone in divisa verso le quali ho una grande ammirazione e rispetto; io che le divise le ho respirate in famiglia fin da quando ero in fasce. Ho scritto questa lettera per far capire a tutti l'importanza di una persona in divisa. Troppo spesso sento notizie di persone in divisa aggredire durante il loro lavoro solo perché adempiono al loro dovere. Sento di poliziotti e carabinieri minacciati sui social, derisi, offesi. Tanti oggigiorno odiano le divise e mi chiedo se non ci fossero loro, gli uomini e donne in divisa, come si dovrebbe fare?".

Un fenomeno, quello delle aggressioni agli appartenenti alle forze dell’ordine, in continuo aumento."Per me chi indossa una divisa è un eroe. Sono persone che ci sono sempre. Sono loro gli eroi di cui la popolazione non può fare a meno e sui quali si può contare." Un convegno sulla legalità è stata la molla per l'aspirante agente Viviani a seguire le orme già calcate dalla sua famiglia verso il mondo delle forze dell’ordine: "Ero al primo anno di scuole medie quando un maresciallo dei carabinieri venne a scuola per tenere un convegno sulla legalità. Rimasi colpito da quel maresciallo che ci spiegò di quanto fosse gratificante aiutare il prossimo e di quanto fosse importante in questo la figura del carabiniere. Penso che sia stato lì, in quel preciso momento che ho desiderato indossare una divisa ed essere un punto di riferimento per chi ne ha bisogno, per mettermi al servizio del cittadino". Una vera e propria folgorazione per un 15enne che spera di essere un futuro collega dei suoi eroi "a cui posso dire semplicemente grazie".

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