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La piccola azienda casertana che spopola in 4 continenti: "Così garantiamo la pizza in tutto il mondo"

La storia di Fazzone, realtà “green” che lavora secondo i principi dell’economia circolare

Quattro continenti, oltre venti paesi, la destinazione più lontana è a circa diecimila chilometri di distanza, nelle Filippine, seguita da Corea del Sud e Sudafrica, e poi Stati Uniti, Europa e ovviamente Italia. Sono dati che rappresentano perfettamente la cooperativa Fazzone che realizza artigianalmente forni professionali per le pizzerie di tutto il mondo nella sua sede di Alvignano, piccolo centro dell’Alto casertano.

Ogni giorno Roberto e Danilo Fazzone portano avanti l’attività di famiglia avviata più di quarant’anni fa dal capostipite Pasquale con la costruzione di camini e forni. Ora i suoi ragazzi si sono specializzati nella realizzazione di forni professionali per pizze, a legna, a gas e, a breve - ci assicurano -  anche elettrici viste le numerose richieste. Forni che stanno riscuotendo un grande successo tanto da essere stati scelti da pizzaioli casertani del calibro di Francesco e Sasà Martucci (i Masanielli), famosi ormai in tutto il mondo, o dallo “scugnizzo” napoletano Vincenzo Capuano che ha fortemente voluto i forni Fazzone anche per le sue nuove pizzerie aperte in Germania. Anche le pizzerie Sophia Loren hanno installato i forni Fazzone nelle proprie sedi di Firenze e Milano.

Il segreto? “Non c’è alcun segreto – racconta Roberto Fazzone – ma solo tanto lavoro, cura dei particolari, desiderio di rendere i nostri forni sempre più performanti e di accontentare i nostri clienti. I pizzaioli ci scelgono perché portiamo avanti la nostra idea di forno tradizionale senza compromessi: tutto è rigorosamente fatto a mano, ogni fase della lavorazione è artigianale, come prevede l'antica tradizione di costruzione del forno per pizzaioli, ma con un occhio all'innovazione ed alla sostenibilità ambientale. Utilizziamo infatti prodotti naturali di qualità, a partire dai mattoni di argilla cotti in una fornace a pochi chilometri da qui, recuperiamo gli scarti di produzione, come le polveri ed i residui derivanti proprio dal taglio dei mattoni e li riutilizziamo nella lavorazione”.

Una piccola realtà “green” che lavora secondo i principi dell’economia circolare e dell’ecosostenibilità. “I nostri forni – aggiunge Danilo, mentre costruisce una cupola dall’interno  – hanno un'ulteriore caratteristica di progettazione che li rende ancora più ecologici e che noi chiamiamo serbatoio di calore. Una innovazione che consente un elevato mantenimento del calore, fondamentale per la cottura delle pizze, ma anche per il risparmio di combustibile che arriva fino al 75%”.

Una bella realtà casertana di quelle che ci piace raccontare, una azienda che con passione e professionalità porta nel mondo il made in Italy e il made in Terra di Lavoro senza troppi clamori, con tanta umiltà, con eccellenti risultati.

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