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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Dalla ‘Ninna nanna dark’ ai versi ispirati da Dante: Giò Vescovi lancia il nuovo album ‘Listen now’

Il bluesman, casertano d’adozione, in uscita col nuovo lavoro a cui ha lavorato durante il lockdown

Un viaggio tra riflessioni personali ed fotografie del presente; una lunga ricerca del "combinato disposto” tra un moderno menestrello ed raffinata persona dai modi gentili. C’è questo (e tanto altro) nel nuovo album di Giò Vescovi, siciliano di origine ma casertano di adozione, in uscita con “Listen now”. Un album con ben 20 brani a cui il bluesman ha lavorato per ben 18 mesi, durante tutto il lockdown per la pandemia da Covid. “Il Blues – racconta – non è solo musica, è qualcosa dentro che viene fuori suonando, materializzandosi intorno a noi finché vivremo con le nostre emozioni”. Il suo, però, è quello di strada, “sporco, impolverato, sudato, disidratato, vissuto, scevro da stilemi classici e dosaggi esatti che non mi appartengono”.

“Listen now” è l’undicesimo album firmato da Vescovi, ma risulta un pò più aperto rispetto ai lavori precedenti, ma non per questo meno personale. Le tracce hanno tutte un’ispirazione diversa. Una musica volutamente “allargata” verso panorami guidati dalla personale passione per la musica e del Blues in particolare. L’album è un lavoro frutto di riflessioni a tutto in tondo, costituite in parte da idee musicali depositate nel cassetto in attesa di migliori a più soddisfacenti postume ispirazioni, aggiungendo al restante brani di nuova fattura, ripercorrendo a ritroso i fermo-immagine di una adolescenza passata sulla riva del Mediterraneo, un luogo, d’altro canto, sempre presente in molti album precedenti.

I venti brani che compongono questo lavoro, sono stati pilotati da svariati input musicali e da ventilate ispirazioni tendenti al folk, blues, chill out, pop, rock, dark & world. Si va dai primi amori (“Dreaming”) alla ricerca dell’ascolto di voci dentro (“The Dark inside me”) passando per una versione un po’ dark della “Ninna nanna” al brano ispirato dal terzo canto dell’Inferno di Dante Alighieri (“Love made me”); troviamo anche un brano dedicato al padre “musicista” (“Route 5”) e quello per la morte di un caro amico (una ballata composta sul testo del poeta Antonio Di Nota “No time for you”). Nell’album compaiono anche due brani che si potrebbero definire “goliardici, ballabili e spiaggiaioli”: “She’s leaving” e  “Up!”.

“Oltre a strumenti convenzionali - aggiunge Giò Vescovi - mi sono cimentato con sonorità inusuali, quali il Mellotron, Didgeridoo, Igil Mongolo, Tabla, Basso Tuba, Duduk Armeno, infine alcuni campionamenti di cori femminili. Il vento, cicale e cinguettii, sono registrazioni effettuate tra Caserta Vecchia e il parco di Palazzo Reale. In studio con Cubase, Garage Band, Band In A Box, Piano Nord Stage, keyoard M-Audio Oxygen, Reason Propellerhead Software e librerie varie”. Entro Natale è prevista anche una presentazione a Caserta.

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