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Le 5 cose da non perdere a Santa Maria Capua Vetere

Non solamente l'Anfiteatro. Una storia millenaria, una città da visitare

Santa Maria Capua Vetere e le sue antiche meraviglie. Una città che è 'nata' sulle rovine dell'attuale Capua. In passato era un borgo e veniva chiamato 'Villa Santa Maria Maggiore', solo nel 1086 divenne comune. Ma solo dopo con l'Unità d'Italia nel 1862 acquisì l'attuale nome, anche per evitare equivoci con un comune piemontese. È probabile che le sue origini si debbano a delle fusioni con altri villaggi di cultura villanovese. Da Cicerone veniva chiamata 'Altera Roma' (l'altra Roma), Santa Maria Capua Vetere fu città osca ed etrusca, e nell'841 venne distrutta dai Vandali.

Ma andiamo a scoprire alle 5 cose da non perdere per una passeggiata nella città sammaritana.

L'Anfiteatro Campano (o capuano)

E' un 'Piccolo colosseo', una piccola copia di quello di Roma. Questa magnifica struttura è di epoca romana, è secondo solo al famoso Colosseo romano, una sorta di riproduzione del Colosseo originale romano. Questo piccolo anfiteatro ha ospitato la prima scuola di gladiatori. Nel 1726 durante degli scavi fu trovata un'epigrafe e attraverso questa si poté capire parte della storia dell'Anfiteatro. Fu costruito da Augusto intorno al l secolo a.C e poi ristrutturato da Adriano nel 119 d.C. che fece aggiungere delle statue e delle colonne. Nel 155 d.C venne inaugurato nuovamente dall'imperatore Antonino Pio. Dopo la caduta dell'impero romano d'Occidente fu distrutto dai Vandali e poi dai Saraceni durante la guerra di successione del Ducato di Benevento. Ma durante il lX secolo l'anfiteatro fu martoriato dagli stessi capuani, perché si servirono dei suoi materiali per costruire il duomo, il campanile e anche molti palazzi dell'attuale Capua. Oggi è possibile visitarlo.

Museo archeologico dell'antica Capua

Se volete vedere una parte dei resti di questo imponente teatro dovete visitare il 'Museo archeologico dell'antica Capua'. La sede dell'attuale museo è la Torre di Sant'Erasmo: fu eretta nell'età medievale, e venne anche utilizzata come fortezza prima dai Longobardi e poi dai Normanni. Divenne in seguito residenza dei monarchi svevi, degli angioini e aragonesi. Qui nacque nel 1278 Roberto d'Angiò che la trasformò prima in un archivio reale e dopo in scuderia regia. Tant'è che Bonifacio VIII, quando fu eletto papa, sottoscrisse lì il suo programma politico. Gli Aragonesi nel 1496 trasferirono la proprietà dell'imponente torre alla famiglia Gentile di Capua e questo segnò il declino della Torre stessa. Ma nel 1700 la struttura tornò al demanio regio. Ma quando la torre fu abbattuta il resto che ne rimase fu usato come alloggio militare, e da qui la denominazione in "Quartiere di Cavalleria Torre". Nel 1864 fu assegnato al Ministero dell'Agricoltura ma venne usato come Istituto di Incremento Ippico. A partire dal 1930 al 1980 vi fu un trasloco nella sede di via Appia. Finito il trasferimento, l'edificio fu assegnato alla Regione Campania e alla Soprintendenza Archeologica per la  collocazione del Museo del Casertano. Ma nel 1995 quando cambiarono gli orientamenti della Soprintendenza Archeologica, il Museo fu dedicato alla sola Antica Capua.

Il Criptoportico

Nella stessa zona dell'Anfiteatro e del Museo potete visitare il Criptoportico che si trova nel complesso di San Francesco. Struttura di epoca romana. Fino a metà del Seicento la struttura fu data ai frati minimi di San Francesco di Paola che edificarono un convento, che poi fu abbandonato nel 1707 circa, il sito era anche meta di frequenti visite. Poi divenne sede di una caserma e convertito infine in carcere in epoca borbonica. Ad oggi è l'attuale sede della Facoltà di letture e filosofia della seconda università di Napoli.

Il Mitreo

Il culto del Mitraico si dileguò durante la dominazione romana, si pensa che fu portato dai gladiatori orientali che erano legati a questo culto. La costruzione del Mitreo risale al II secolo d.C circa.
Si può accedere alla struttura sotterranea tramite una scala, da lì un corridoio stretto che prima era l'anticamera, a destra una camera detta 'apparitorium" cioè 'stanza di preparazione', dove i partecipanti si preparavano. A sinistra invece troviamo il vero Mitreo, una camera rettangolare di 12 metri di lunghezza e 3 di larghezza. La sua forma è a botte e vi sono dei lucernari e delle sedute per gli adepti che partecipavano ei riti.

La Tauroctonia

E' l'affresco più importante e si trova sulla parete centrale. Raffigura su uno sfondo roccioso il dio Mitra che affonda nel collo del toro un pugnale. Lungo la parete orientale vi è una lunetta che rappresenta la Luna su una biga. Mentre nella parte meridionale in un bassorilievo in marmo che raffigura 'Amore e Psiche'.

Vi lascio con la curiosità per visitare queste meraviglie. Sono davvero imperdibili. E poi ci sono tanti luoghi di svago e di divertimento per i tantissimi turisti che affollano la città. Insomma, ce n'è per tutti!

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