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Sabato, 20 Aprile 2024
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Le 5 cose da non perdere a Gioia Sannitica

Il castello, le chiese ma anche uno spazio fantastico per fare pic nic e vivere il relax. Una cittadina assolutamente magica. Ecco tutto quello che c'è da visitare

Andiamo alla scoperta di una piccola cittadina in provincia di Caserta, Gioia Sannitica, nella quale vivono poco più di 3mila anime. Secondo una leggenda l'origine della cittadina era legata a un tempio eretto in qualche zona di queste, in onore del dio Giano ai tempi delle guerre sannitiche. Questa narrazione, che è priva di riscontri documentali e quindi anche archeologici, è però riprodotta nello stemma comunale dove, fra una quercia e un cipresso, ove vi è presente un'ara (altare) avente nella parte inferiore le iniziali "A" e "J", si presume come "Ara Jani" (Altare di Giano). Ma una recente ricerca ipotizza che le lettere A e J stiano per 'Arx Joha' per suggellare il luogo per eccellenza di nascita di Gioia.

Ma andiamo a scoprire le 5 cose che non possiamo perdere se visitiamo Gioia Sannitica

La Chiesa di San Felice

Il nome è dovuto a San Felice martire. E' la chiesa madre dal 1525, e dentro è custodita la statua di San Michele Arcangelo, recentemente restaurata. La chiesa si presenta a tre navate e una cupola, ha numerosi altari e cappelle. La facciata e di tipo neoclassico e un portale in pietra finemente lavorata. All'interno vi sono custodite le statue della Madonna dell'Assunta e Santa Filomena, il Cristo Morto. L'Immacolata, anime del Purgatorio, la Madonna Addolorata, la Madonna del Rosario e la statua di Santa Lucia. 

La Chiesa di San Pietro

E' più piccola, è una chiesa che risale al XIX secolo, è stata restaurata da qualche anno. Dal punto di vista architettonico interno troviamo anche qui tre navate. In questa piccola chiesa sono custodite varie statue. Come quella di San Francesco d'Assisi, S. Antonio, la Madonna della Libera. La chiesa si trova nella parte laterale del Municipio, e davanti a sé ha una piazzetta. 

La Chiesa di San Rocco

Situata all'inizio del paese. In essa è custodita la statua di San Rocco che si celebra il 16 Agosto. In questa festa viene distribuito il pane benedetto. Il significato è quello di tenere lontano malattie e pestilenze, sia dagli uomini che dagli animali. Infatti è la devozione più particolare verso questo santo e dei contadini. 

Il Castello di Gioia sannitica

Questo castello molto probabilmente viene eratto per via di un feudatario di cui è sconosciuto il nome. Con l'andare del tempo gli Avevi e gli Angioni lo ristrutturarono, varie le modifiche come quella del rafforzamento della cortina verso l'esterno, e ancora di una nuova porta per accedere al castello in stile gotico, e per ultimo una creazione di una scarpata in muratura. Ma nel 1394 il terremoto danneggiò la torre e provocò tanti danni. Infatti poco dopo, tra la fine del XlV e l'inizio del XV, inizio lo spopolamento, per via anche della peste. Da lì in poi il castello fu disabitato, se ne seduce ciò dl ritrovamento di frammenti di ceramica del XlV secolo. Ad oggi di quel castello rimangono solo dei resti. 

La Piana delle pesche

Se volete godere di una pace assoluta e del silenzio e tanto relax allora non potete perdervi la 'Piana delle pesche'. Partendo da Curti si entra in un sentiero di montagna dove si possono ammirare grandi faggi, e nel sottobosco si possono trovare funghi e fragole. Alla fine di questo sentiero a circa 1000 metri, vi ritroverete in un piano con giganteschi alberi spettacolari. A circa 2 km ce n'è un secondo chiamato 'u sugliu', un avvallamento dove è contenuta acqua per via dello scioglimento delle nevi o delle piogge primaverili. In questa zona è possibile incontrare bovini e cavalli allo stato brado. A 'Piana delle pesche' si possono fare Pic nic e piccoli barbecue insieme alla famiglia o agli amici. O potete andare solo per una semplice passeggiata, che può durare da 1 a 3 ore. 

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