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Le 5 cose da non perdere a Caiazzo

Un borgo meraviglioso immerso tra castelli e palazzi. Sono circa 5mila le anime che lo abitano

Un borgo meraviglioso immerso tra castelli e palazzi, Caiazzo. Sono circa 5mila le anime che lo abitano. Una leggenda narra che Caiazzo fu fondata da una ninfa figlia di Tifata chiamata Calatia, fu tanto amata dal dio Volturno, e per sfuggire alla rabbia e a l'ira di suo padre si rifugiò in questo luogo. Gli antichi scrittori ne parlarono come città molto antica. Ma gli antichi storici affermano che 'Caiatia' fu fondata dagli Osci tra il IX e l'VIII secolo a.C.

Ma vediamo nel dettaglio i momenti da visitare.

Castello di Caiazzo

Il primo che vi consiglio è ovviamente il Castello di Caiazzo, esso situato in un'altura che domina il centro e la vallata che lo circonda. Incalzato probabilmente dai Longobardi, ma nel tempo subì delle modifiche. Il primo restauro da parte dei normanni. Nel 1135 con l'occupazione di Ruggero ll, al castello vennero edificate delle mura circostani. Si racconta che il Re dato il vasto territori volle fortificarlo e fece costruire le proprie case ai maggiorenti e ai cavalieri intorno al castello, per dimorarvi tutti insieme, in modo che Caiazzo divenne più forte di com'era. Il castello oggi di proprietà privata non ha più l'aspetto originario e conserva poco delle sue origini.

Palazzo Mazziotti

Il palazzo Mazziotti costruito circa nel '400, si deduce ciò dagli elementi architettonici e da un'epigrafe murata dedicata al vescovo Caitino, Giuliano Mirto Frangipane. Dai proprietari Frangipane passò ai Conti Sanseverino e quindi ai Mazziotti che lo possedevano già nel 1543. Prende il nome da questi ultimi. Nel 1902 con la morte della moglie del Mazziotti, vedovagia da tempo, per volontà del marito dispose io lascito del palazzo per la fondazione di un ricovero di anziani. Ma questa opera non fu mai messa in atto e quindi i beni dei Mazziotti passarono alla congregazione di Carità. Ad oggi il palazzo ospita: il museo Kere, la sala convegni e una biblioteca comunale. 

Basilica Minore di Santa Maria Assunta

Edificio di culto molto antico, esso Duomo di Caiazzo è stato oggetto di numerose modifiche nel corso dei secoli. La facciata si presenta in stile barocco risalente al 1760 circa. L'interno a tre navate è divise da dei pilastri. All'ingresso vi è un coro ligneo del settecento in noce. Questa chissà conserva pregevoli dipinti del XVIII secolo, come le reliquie del Patrono, è ospitato nella cattedrale il sangue di S. Pantaleone, di cui si attende il miracolo della liquefazione ogni 27 luglio, come per il più conosciuto miracolo di S. Gennaro a Napoli. Il 28 novembre del 1199 l'antico edificio crollò. Ci volle molte tempi per i lavori e la chiesa venne consacrata nuovamente nel 1284 in onore dinun cardinale, S.Stefano da Gerardo di Santa Sabina, ma conservò il titolo di S.Maria Assunta.

Chiesa di San Rufo Martire

Un'altra chiesa da non perdere e quella di 'San Rufo Martire (Cesarano)', la chiesa è situata nel villaggio di Cesarano appunto, questo antico casale ancora oggi abitato è dedicato appunto a San Rufo. Si ritiene che il villaggio risalga circa al 982 da insediamento romano. In quell'anno il conte di Caiazzo Landrone offre la sua chiesa di San Marco, al monastero benedettino sul monte verna sita appunto nel Cesaranu. Nel 1590 la chiesa contava 45 anime, ma nel 1629 di anime che la curavano se ne contavano circa 100. All'interno troviamo un'unica navata, vi è una cappella dedicata alla Madonna del Rosario. Particolare la sua struttura. 

Lo spettacolo del Parco del Volturno

E se viaggiate con dei bambini non potete non passare un pomeriggio nel 'Parco del Volturno' in località Pantaniello a Caiazzo. All'entrata del parco troviamo varie piante di varie specie provenienti dal bacino mediterraneo e non solo come: palme, cicas, oleandri, cipressi, ulivi e dasilirion. Passeggiando per il viale troverete anche i pioppi e sulla destra si possono ammyle Zebre si Grant, ci sono anche i marabù africani e tantissime tartarughe acquatiche. A sinistra troviamo le cicogne di Abdim e quelle europee, e gli ibis sacri.

Continuando la passeggiata si possono ammirare altre specie vegetali come ulivi e lecci, cespugli di rose, lo spino di Giuda, e gelsi neri, strapieni di frutti. 

Passiamo al panorama più bello, la laguna dei fenicotteri rosa, essi sono il simbolo del parco. Varie le specie vegetali che la circondano, come Carex e Thipa. Difronte vi è anche la laguna del pellicano bianco. Poco più in là la tartaruga sulcata e quella gigante di Aldabra vivono amabilmente. Mentre nella voliera potete ammirare le volpi volanti malesi. Proseguendo lungo il viale ci sono le gru e i fagiani, ma finito il viale la vista diventa meravigliosa, il laghetto dei cigni reali delimitato da dei cespugli di bellissime rose dal profumo delicato. 

All'interno del parco c'è anche una serra con piante tropicali che non sopportano il freddo. Tra queste piante ce ne una particolare la Tetrapanaxpapyrifer (un'aralia papirifera) in pratica e una pianta del pane americana, ma vi troviamo anche una Mimosa Sensitiva.

Ma la parte più bella è quella di un prato verde alla fine di tutto il viale dove troviamo un bellissimo panorama da dove è possibile ammirare Caiazzo e il castello longobardo. Ma non finisce qui: il parco ha tante sorprese da scoprire ancora come altre specie animali e non solo. E a voi lascio la curiosità di visitarlo, ne vale veramente la pena.

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