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Il drive-in chiude per mancanza di pubblico: “20 anni bellissimi”

Crisi per l'intero comparto, pochi spettatori e costi troppo alti per alcune famiglie. E' la fine di un grande mito

Prima le televisioni (più di una spesso) in tutte le case, poi le piattaforme come Netflix e Prime e anche Youtube oggi è diventato un canale privilegiato anche dai ragazzi. Possono essere questi (ma solo una parte) i motivi che hanno spinto milioni di cittadini in Italia e in tutto al mondo ad allontanarsi sempre di più dai cinema. Le sale spesso sono vuote e qualche attività è costretta a chiedere proprio i battenti. Come è accaduto al 'Drive-In' a San Tammaro, un luogo di ritrovo per milioni di giovani e meno giovani negli ultimi 20 anni. I titolari nel salutare tutti coloro che si sono ritrovati a San Tammaro per guardare un film comodamente da casa hanno sottolineato che "sono stati 20 anni bellissimi" di attività ma "meno belli negli ultimi 2-3 anni", a dimostrazione del cambianto "delle persone" anche se pensavano che il momento della chiusura definitiva fosse lontana visto che "non avremmo mai creduto ad una cosa del genere, una location così unica ed economica". 

Le cause del declino: un mito del grande schermo destinato al tramonto

La verità è che oggi anche pagare poco per un film in compagnia - magari - della persona che si ama è diventato un qualcosa che non appartiene nemmeno più ai giovani, troppo abituati a vedere film ad ogni ora del giorno oppure - semplicemente - pronti a vederli in streaming praticamente su ogni piattaforma di canali televisivi oppure con la tv on demand a pagamento. 

Quindi si può tranquillamente che c'era una volta il fascino del grande schermo. Un mito che però sembra destinato al tramonto perché basti pensare che - secondo una approfondita analisi - ben 6 cittadini italiani su 10 nell'ultimo anno non sono andati nemmeno una volta al cinema. La colpa? Negli anni sicuramente il Covid che ha negato anche la gioia di vedere un'anteprima al cinema ma non c'è solamente quello. Il Report Swg del ministero della Cultura ''Gli italiani e il cinema'' dice che "un 20% afferma di non essersi recato in sala per aver perso l'abitudine, di non pensarci più, un 15% di essersi impigrito, di uscire meno" ma c'è di certo anche un discorso economico delle famiglie (per il 40% dei ceti fragili si tratta di un passatempo ormai proibitivo), oltre a una insoddisfazione di una parte dei cinefili verso la qualità dell'odierna offerta di film (15%).

A Caserta resta chiuso anche un altro cinema

Dopo l'incendio della scorsa estate non ha più riaperto nemmeno il Duel a Caserta. Un settore clamorosamente in difficoltà e a rischio. Sempre a Caserta al posto del cinema 'San Marco' stanno facendo attività commerciale e case mentre a Marcianise il 'Big' è ben lontano dai fasti degli anni scorsi con sale spesso vuote e senza pubblico. Ad Aversa stesso discorso: il cinema Metropolitan, uno dei simboli della città, chiuso da mesi e anche qui dovrebbero nascere delle attività commerciali (si parlava di un supermercato). Insomma è la fine di un'era, un vero peccato. Davvero!

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