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Scuola Maddaloni

Scuole da accorpare, la dirigente minaccia ricorsi

Tiziana D'Errico: "Non ci sono i requisiti"

L’amministrazione comunale di Maddaloni guidata dal sindaco Andrea De Filippo, con Delibera di giunta del 14 settembre, ha approvato il nuovo Piano di dimensionamento della rete scolastica del Comune di Maddaloni disponendo l’accorpamento dell’IC di Valle di Maddaloni all’IC Settembrini di Via Brecciame.

Una scelta che ha lasciato senza fiato la Dirigente dell’IC Settembrini Tiziana D’Errico ed il Consiglio d’Istituto che si è riunito d’urgenza. “Come è possibile?” Inizia cosi la presa di posizione della Dirigente Tiziana D’Errico che si è vista costretta a prendere una posizione pubblica rispetto alle scelte attuate dall’Amministrazione. “Se il TAR Campania, sez. quarta, con ben due ordinanze ( nn. 4571/2017 e 577/2018) ha disposto l’obbligo di riesaminare la rete scolastica di Maddaloni, ritenendo l’attuale distribuzione non equa e non rispondente ai criteri fissati dalla Regione; se la Regione stessa ha disposto lo scorporo dei Plessi San Domenico e Via Cancello, perché non pertinenti né per territorialità né per continuità, ome è possibile, ci chiediamo, pensare di accorpare al nostro Istituto Valle di Maddaloni, che ancor meno dei succitati plessi risponde a quei requisiti?”.

La D’Errico è netta nell’analisi della situazione e non nasconde di aver esposto queste criticità all’attuale Assessore al ramo Immacolata Calabrò, in più di un incontro interlocutorio. “Evidentemente non si vogliono turbare certi equilibri”. A dar man forte alla Dirigente scolastica sono i membri del Consiglio d’Istituto che si soffermano sul problema. “Non possiamo accettare di essere così penalizzati. La nostra è una scuola che funziona, ricca di attività e che ha acquistato grande stima e fiducia sul territorio”. In conclusione, il Consiglio d’Istituto, nell’attesa che si pronuncino gli Enti competenti, Provincia di Caserta (per il parere) e Regione Campania (per l’approvazione), confida in un serio riesame del piano presentato. Diversamente si vedrà costretto ad impugnare l’atto ed a proseguire l’azione giudiziaria già intrapresa.

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