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Scuola Maddaloni

Stop all'abbandono scolastico, il liceo 'Don Gnocchi' lancia i suoi progetti contro la dispersione

Saranno 135 gli studenti interessati dai corsi istituti dal liceo

Prevenire la dispersione scolastica, integrare studenti che provengono da contesti sociali e culturali diversi: sono sfide fondamentali per la scuola di oggi. Il progetto “La Scuola che fa la differenza” messo in atto dal Liceo Don Gnocchi di Maddaloni si propone la realizzazione di questi obiettivi. Nove moduli progettuali coinvolgeranno dalla mattinata di lunedì 135 alunni del liceo maddalonese. Ogni modulo si articola in venti ore di corso e vedrà la partecipazione di quindici alunni ciascuno. Si approfondiranno tematiche legate all’Italiano, alla Matematica, all’Inglese, alla storia dell’arte, alle arti pittoriche ma anche alla cittadinanza e alla costituzione: un arco di studi che copre la cultura umanistica e le questioni più attuali della convivenza civile.

In tal modo il Liceo Don Gnocchi si inserisce nella cornice di interventi del MIUR legati agli interventi per le aree a rischio. In che senso Maddaloni è un’area a rischio? Indubbiamente il Liceo don Gnocchi opera in un territorio caratterizzato da una realtà socio-culturale molto variegata: inutile negare che il contesto sociale sia caratterizzato da famiglie, sia di origine locale che immigrate, con condizioni di svantaggio. Inoltre l’assenza di luoghi culturali idonei a dare sostegno e a creare nuove opportunità contribuisce a rendere la situazione ancora più complessa.

Le problematiche del territorio inevitabilmente confluiscono nel microcosmo scolastico. Gli effetti si vedono nelle forme di instabilità psico-affettiva, di incapacità di inserimento nelle attività didattiche e comunitarie, nella fatale tendenza a un abbandono della vita scolastica. La sfida del liceo don Gnocchi è quella di prevenire la dispersione, diffondendo un nuovo entusiasmo per l’apprendimento. “Motivare gli alunni a rischio abbandono – ci dice la dirigente scolastica del don Gnocchi Annamaria Lettieri – significa offrire nuove opportunità di sviluppo cognitivo, ma anche diffondere la cultura dello stare bene insieme, tra alunni e con i docenti”.  Con l’apertura del nuovo anno scolastico questa battaglia culturale ricomincia.

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