Ieri, presso il Pineta Grande Hospital di Castel Volturno (Caserta), è nata Maria Pia. La mamma, Maria Stasio, di anni 48, non sapeva di essere incinta. Dopo aver più volte tentato la fecondazione assistita senza successo, la signora Stasio ha realizzato il suo sogno. La signora si è recata ieri mattina presso il Pronto Soccorso del Pineta Grande Hospital lamentando dolori addominali. La piccola, nata presumibilmente alla 32esima settimana, pesa 1,65 kg ed è alta 42 cm. La mamma e la bimba stanno bene.

Si può diventare madri senza sapere che sta per succedere? Vivere una gravidanza senza accorgersene fino al momento del parto? Di tanto in tanto, le cronache riportano casi di donne che arrivano al pronto soccorso in preda a dolori addominali lancinanti e apparentemente inspiegabili, per finire di corsa in sala parto. Un fenomeno chiamato negazione della gravidanza, ben diverso dall’occultamento consapevole. Non ci sono molti studi epidemiologici sul fenomeno, ma i dati pubblicati descrivono una situazione più frequente di quanto si potrebbe pensare: all’incirca un caso ogni 475 gravidanze per la negazione parziale e uno ogni 2500 per quella completa. Con conseguenze che possono essere molto gravi per la salute della mamma e del feto. Perché una gravidanza negata è anche una gravidanza trascurata, che spesso termina con un parto improvviso in ambienti inadeguati. Nella migliore delle ipotesi, tutta la vicenda comporta “soltanto” un avvio un po’ difficile del rapporto tra mamma e bambino, ma si può arrivare anche alla morte del piccolo, per complicanze del parto o per neonaticidio.

Nikolay Borissov