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Cgil: 'Il Tribunale smentisce il Ministro Gelmini'

Caserta - Sono sempre più validi i motivi che spingono innumerevoli lavoratori, in particolare del settore scuola, a rivolgersi agli uffici legali CGIL e della FLC CGIL di via Verdi a Caserta, sia per informazioni che per tutela. La CGIL, infatti...

Sono sempre più validi i motivi che spingono innumerevoli lavoratori, in particolare del settore scuola, a rivolgersi agli uffici legali CGIL e della FLC CGIL di via Verdi a Caserta, sia per informazioni che per tutela. La CGIL, infatti, con provata competenza porta avanti – per vincerle – anche quelle battaglie che sembrerebbero senza soluzione. Un'importante sentenza - a dimostrazione di ciò - è stata emessa a favore dei docenti "precari", finora pregiudicati nell'accesso agli elenchi prioritari se, per pura sfortuna, non hanno conseguito l'incarico di 180 giorni in un'unica scuola. Il Tribunale di Cassino, infatti, ha accolto il ricorso d'urgenza presentato dagli uffici legali della CGIL di Caserta, nell'interesse di una maestra casertana, la quale rivendicava l'inserimento negli elenchi prioritari previsti per la sostituzione del personale scolastico. Il giudice del lavoro, con ordinanza dello scorso 1° ottobre, ha parzialmente disapplicato il Decreto Ministeriale n. D.M. n.100 del 17 dicembre 2009, ritenendolo contrastante con la Legge di rango primario n. 167/2009 ed ha affermato il diritto dell'insegnante, che nel corso dell'anno scolastico 2008/09 aveva svolto un totale di 185 giorni di supplenze in due distinti circoli didattici, ad essere inserita negli elenchi prioritari. In buona sostanza il Tribunale di Cassino, condividendo peraltro due precedenti pronunce dei Tribunali di Siracusa e Catania, ha sancito il diritto di tutti gli insegnanti che nel corso dell'anno scolastico 2008/09 hanno prestato lavoro di supplenza per un totale di almeno 180 giorni (a prescindere dal numero degli incarichi e da quello degli istituti scolastici ove gli stessi siano stati svolti) ad essere inseriti negli speciali elenchi prioritari; ciò sconfessando l'interpretazione restrittiva data sul tema dal Ministero dell'Istruzione con il già citato Decreto Ministeriale n. 82/2009. Questa decisione risulta di straordinaria importanza per tutti quei docenti in possesso del requisito sopra riportato, i quali potranno legittimamente ricorrere al giudice del lavoro per vedersi riconosciuto il diritto all'inserimento negli elenchi prioritari provinciali – la cui vigenza è stata prolungata dal cd. "Decreto Milleproroghe" anche per l'anno scolastico 2010/11 appena iniziato.
I lavoratori precari della Scuola di ogni ordine e grado e quelli danneggiati dalla riduzione oraria nella scuola secondaria di secondo grado, quindi, possono tirare un sospiro di sollievo poiché le battaglie non sono certo concluse. Gli uffici legali della CGIL, infatti, sono altresì impegnati a contrastare gli effetti drammatici della manovra Gelmini-Tremonti e dei tagli agli organici della scuola secondaria di secondo grado nelle classi successive alle prime: il 26 agosto il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, invitato ad esprimersi dal TAR Lazio (ordinanza n. 3363/2010 – sospensione dei provvedimenti del Ministero dell'Istruzione che prevedevano l'avvio della riformulazione dei curricoli della secondaria di secondo grado) ha adottato un parere fortemente contrario agli atti ministeriali. Di qui le azioni legali volte a ottenere il reintegro dei tanti soprannumerari costretti alla mobilità d'ufficio.

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