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Universit di Caserta, comitato rinnova l'appello al Senato Accademico della Sun

Caserta - Università di Caserta: un supplemento di appello. Anche se affisso per forza di cose in un periodo infelice - quello ferragostano - per il clima di smobilitazione politica, civile e culturale della città, il manifesto del...

Università di Caserta: un supplemento di appello. Anche se affisso per forza di cose in un periodo infelice - quello ferragostano - per il clima di smobilitazione politica, civile e culturale della città, il manifesto del "Comitato pro Università di Caserta", tranne l'attenzione di tutta la stampa, ha fatto registrare, more solito, il silenzio totale della classe politica e amministrativa e quello delle categorie professionali, degli intellettuali e dell'intera società civile. Nessuno ha rilanciato, infatti, il dibattito.
Fa pensare e disorienta questo tirarsi fuori da una vertenza atavica da parte di coloro che piu' dovrebbero farsene carico.
Di piu', poi, dispiace, anche se non sorprende più di tanto, il silenzio tombale del Senato Accademico della SUN cui di fatto il manifesto si rivolgeva, perché ormai abituati da vent'anni – anniversario appunto dell'appello - a registrare come quest'ultimo consideri l'università come un sottoprodotto delle proprie baronie, mortificando, da sempre, il senso di appartenenza e di identità che un'istituzione formativa e culturale dovrebbe creare con il proprio territorio.
Abbiamo finora considerato favorevolmente le iniziative – spesso anche solo demagogiche - con cui, in fasi successive, le assemblee elettive comunali, provinciale e regionale, hanno fatto propria questa vertenza mettendo in campo una delibera – se non un ordine del giorno – che sollecitava il Senato Accademico della SUN al dovuto cambiamento del nome ed al trasferimento del Rettorato nel Capoluogo.
Questo, senza entusiasmarci mai più del dovuto, ben sapendo della perdurante refrattarietà del solo organo deputato a farlo; questo unitamente ad altre considerazioni operative e logistiche.
Prima fra tutte la rinuncia a ciò che prospettava la nostra petizione ( frutto di una volontà popolare forte di 5.000 firme, primo firmatario Mons. Nogaro) un dibattito, cioè, nei vari consigli aperti nel quale coinvolgere amministratori, sindacati, addetti ai lavori, studenti, categorie economiche e professionali, intellettuali e società civile per la costruzione di un significativo cartello operativo capace di smuovere nei fatti la perdurante noncuranza dei difensori di questo napolicentrismo - lungo ormai vent'anni - offensivo per un intero territorio.
Registriamo con dispiacere, infatti, come spesso, pur davanti ad un atto politico delle assemblee elettive da noi condiviso continui a perdurare un silenzio scontato da parte dei padroni delle ferriere e che questo silenzio o se si vuole noncuranza, sia stato accettata senza reazioni e mai stigmatizzata, se non denunciata con forti reazioni di richiamo ad un dovuto rispetto.
Per questo lanciamo un supplemento di appello al nostro manifesto dell' 7 agosto. In primis invitiamo il Senato Accademico a mettere all'ordine del giorno il trasferimento del Rettorato nella Reggia e il cambio del nome della SUN in "Università degli studi di Caserta" e a dare risposta. In secundis invitiamo la classe politica e amministrativa a promuovere assemblee pubbliche aperte in cui coinvolgere TUTTI, per mettere in campo azioni , iniziative, proteste, denunce e quant'altro utile alla causa.
Cosa che noi continueremo a fare convinti che Caserta meriti questo impegno e perchè l'università casertana possa acquisire , proprio in un periodo di grandi sofferenze di risorse degli atenei tutti, precisa identificazione territoriale laddove ne divenenti momento di sviluppo, di formazione e di crescita.

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