Riuscito lo sciopero degli scrutini
San Cipriano d'Aversa - Ci giungono continue notizie da parte dei colleghi casertani di numerosi istituti scolastici dove sono stati bloccati gli scrutini. In particolare vi segnaliamo il Liceo scientifico di San Cipriano d'Aversa, dove il numero...
Ci giungono continue notizie da parte dei colleghi casertani di numerosi istituti scolastici dove sono stati bloccati gli scrutini. In particolare vi segnaliamo il Liceo scientifico di San Cipriano d'Aversa, dove il numero dei precari è elevato e ciò forse, insieme alla corretta informazione assicurata dall'assemblea dell'Rdb qui tenutasi nei giorni scorsi, e alla legalità rispettata dal dirigente per la procedura degli scrutini (altrove anticipati dai dirigenti illegalmente a prima della chiusura della scuola, come denunciato anche da altri sindacati di base), ha contribuito al blocco totale degli scrutini per la giornata di oggi.
Il messaggio mandato con la proclamazione di questo sciopero da RdB/USB Scuola (insieme ad altri sindacati di base) è stato raccolto dai lavoratori che nelle ultime settimane si sono mobilitati in centinaia di assemblee, deliberando l'adesione e organizzando la partecipazione in modo da sfruttare lo strumento dello sciopero breve per bloccare il maggior numero di scrutini possibile anche con pochi scioperanti e magari con solo un'ora di trattenuta in busta paga.
Il successo della protesta è dovuto alla chiara consapevolezza della necessità di dare una risposta forte, immediata e finalmente efficace ai provvedimenti che privatizzano la scuola, condannando al licenziamento decine di migliaia di precari. Ma è stato anche lo sciopero voluto, promosso e realizzato da moltissimi colleghi, di ruolo o precari, che ogni mattina vanno nelle scuole per costruire un pezzo di quella scuola pubblica e di qualità che è patrimonio di tutti, con l'attaccamento al proprio lavoro che li porta a credere nella funzione dell'istruzione nonostante lo sfascio voluto dal governo. Una scuola di qualità non può infatti prescindere dalla qualità delle condizioni di lavoro di chi ci opera. E' anche per contrastare la manovra antipopolare di questi giorni, infatti, che molti lavoratori hanno deciso di aderire, mandando un segnale forte ed inequivocabile al governo: non assisteremo in silenzio, non ci arrenderemo e difenderemo il nostro lavoro con sempre maggior determinazione.